Respinta la richiesta d’arresto per Orlandino Greco

Per Orlandino Greco ed Aldo Figliuzzi l’incubo sembra essere passato. Per la seconda volta un giudice rigetta la loro richiesta d’arresto. Richiesta d’arresto formulata prima dal dottor Pierpaolo Bruni e rigettata dal Gip distrettuale nel dicembre del 2017 e riformulata direttamente dal dottor Gratteri, assieme al sostituto Camillo Falvo e nuovamente rigettata dal TDL per mancanza “di indizi”.

Ricordiamo che il consigliere regionale Orlandino Greco, e l’ex vice sindaco Aldo Figliuzzi, sono accusati dalla DDA di Catanzaro di aver intrallazzato con diversi mafiosi che in cambio di denaro e posti di lavoro, si adoperavano per gli stessi procacciandogli voti sul territorio di Castrolibero. I due sono accusati da diversi pentiti. 

Gratteri aveva rivisto  tutto il lavoro svolto dal dottor Bruni ed aveva integrato il materiale probatorio, attenendosi ai richiami del Gip distrettuale espressi nel primo rigetto, da sottoporre al vaglio del nuovo giudice. Aveva riletto e verificato le dichiarazioni dei pentiti: Ernesto Foggetti, Adolfo Foggetti, Roberto Calabrese Violetta, Marco Massaro, Edyta Kopaczynska, arricchendo la nuova richiesta con alcuni “inediti” di Daniele Lamanna. Ma neanche questo è stato sufficiente per il TDL che ha valutato le dichiarazioni dei pentiti prive dei riscontri oggettivi necessari ad emettere una misura cautelare in carcere contro i due.

Si chiude così il primo round tra Orlandino Greco e la DDA di Catanzaro che dopo questa ennesima sconfessione dei pentiti dovrà elaborare altre strategie investigative se veramente vorrà arrivare a chiudere un capitolo amaro sul sistema corruzione a Cosenza e dintorni.