Rose, la rivolta dell’opposizione: “Siete incapaci”

A catena la fine della pacchia di Occhiuto si ripercuote su tutti i sindaci del comprensorio cosentino…

A Rose, dove il sindaco è Mario Bria, sembra essere iniziata la rivolta dell’ opposizione al regresso verso cui si dirige l’intero paese e contro cui stanno combattendo i cittadini, soli, dimenticati da quell’istituzione che ancora procede su di un percorso inaccettabile.

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GLI INCAPACI: questo è il titolo del manifesto affisso recentemente in tutto il paese a firma della coalizione PROGETTO PER ROSE.

Eccone il testo.

L’arretramento ed il declino del nostro paese hanno raggiunto livelli impensabili.

L’aumento smisurato della TARI (tassa sui rifiuti) di quasi il 20% per le utenze residenziali e del 25% per le attività commerciali sono state un vero salasso per i cittadini e rappresentano  un fallimento nella gestione del servizio.

L’acqua continua ad essere erogata a singhiozzo anche d’inverno nonostante l’aumento di 35mila euro di maggiori pagamenti alla Sorical.

Il centro storico è occupato da pulci e cani randagi con notevoli rischi per l’igiene pubblica.

Si fa pagare ai cittadini l’incapacità amministrativa del sindaco e della sua maggioranza.

Nell’ultimo anno si sono persi finanziamenti di opere pubbliche per 423mila euro!

  • 65mila euro per l’acquisto dei mezzi con i fondi PIAR della Regione. Sono stati spesi per l’acquisto di un Fiat Freemont super accessoriato ed un pulmino. In fase di controllo e “emersa la non congruità dell’opera oggetto di finanziamento. Nello specifico sono stati acquistati mezzi non previsti nel progetto…”. E’ quanto riportato nel decreto di revoca del finanziamento della Regione. Risultato ottenuto: doppio danno, soldi da restituire alla Regione oltre gli interessi di circa 6.500 euro e mezzi inutili da pagare con soldi dei cittadini. C’è di più: pare che il fuoristrada non abbia le quattro ruote motrici…!
  • 130mila euro per l’edificio dell’ex scuola elementare Campelise.

Si sarebbero dovuti eseguire i “Lavori di adeguamento igienico-sanitario e messa in sicurezza per la realizzazione del centro polifunzionale di aggregazione sociale” grazie ai quali si sarebbe ristrutturato il fatiscente edificio.

Il decreto di finanziamento comunicato in data 9 ottobre 2014 prevedeva come termine ultimo per rendicontare le opere il 30 ottobre 2015. In tutto questo tempo non si è prodotto nulla. Dopo la scadenza, per mettere una toppa, con delibera di giunta n. 88 del 10 novembre 2015 si è approvata la rinuncia al finanziamento con una serie di motivazioni farneticanti. Risultato: edificio fatiscente e soldi da restituire alla Regione oltre gli interessi del 10% sull’anticipazione…

  • 70mila euro per il finanziamento degli asili nido. Somme inutilizzate per mancata iscrizione in bilancio.
  • 5mila euro per acquisto attrezzature per parco giochi, contributo concesso dalla Provincia. Risultato: contributo perso perché non è stata perfezionata la pratica nei tempi previsti.
  • 140mila euro per lavori di messa in sicurezza di strade comunali.

Decreto di finanziamento in data 26 novembre 2014. Si tratta dell’unico finanziamento ottenuto dall’attuale amministrazione: tutti gli altri sono stati ottenuti da quella passata.

Con questo finanziamento si dovevano bitumare alcune strade comunali. Risultato: finanziamento revocato per decorrenza termini previsti dall’art. 5 del decreto (su questo almeno non ci sono gli interessi!) e strade dissestate.

Ciò è quanto prodotto dal sindaco e dalla sua maggioranza. Viene la pelle d’oca solo a pensare a ciò che si produrrà con la risicata maggioranza che si è determinata a seguito della  fuoriuscita di due consiglieri.

Cittadini, l’incapacità sembra non avere limiti. Servirebbe da parte del sindaco una presa di coscienza dei danni prodotti al nostro paese, chiedere scusa e rassegnare le dimissioni.

Progetto per Rose