Rossano, il paese dei balocchi: in palio posti di lavoro per parenti e “amici”

A Rossano, ormai si sa, chi dirige le sorti del Comune non si fa scrupoli nell’aiutare e favorire i parenti, gli amici e gli amici degli amici. Da mesi ormai diamo conto ai nostri lettori degli sfacciati favoritismi che caratterizzano l’amministrazione. Il caso delle ultime assunzioni al Comune, “festeggiate” poche ore fa, è un’altra storia simile a quella del bando per le aree sociali, del quale si conoscevano i vincitori già un mese prima. I nomi degli assunti in questo caso erano noti già dal mese di agosto (http://www.iacchite.com/rossano-paese-dei-balocchi-palio-posti-lavoro-la-minoranza-solito-candiano/), quando avevamo pubblicato un fatto di cui eravamo venuti a conoscenza e cioè dell’esistenza di una graduatoria che si voleva fare scorrere per assumere tre persone.

In questa graduatoria campeggiano i nomi di Rossella Rugna, molto vicina al consigliere di minoranza Antonio Barone (stessa contrada di provenienza), che – c’è da giurarlo – tra qualche tempo potrebbe saltare sul carro di Mascaro dopo essere stato eletto con l’ex sindaco Antoniotti nel gruppo “Rossano prima di tutto”. Poi ci sono De Simone e Ioele, che hanno già altri lavori e quindi… non contano.

A seguire c’è poi la signora Valentina Carucci ovvero la nipote del potentissimo sindaco facente funzioni Nicola Candiano (sulla carta soltanto assessore) e la signora Carmela Vulcano, sorella dell’omonimo consigliere comunale di minoranza Raffaele, eletto nel gruppo “Terra Nostra” (anche lui in procinto di rafforzare la maggioranza), che supportava la candidatura di Ernesto Rapani, uomo di don Pasquale Lapietra. In una sola parola, le tre persone che sono state assunte insieme all’agente di polizia municipale Pometti (fedelissimo del consigliere comunale e provinciale Vincenzo Scarcello, di stretta osservanza del generale Graziano). La quinta persona (perché anche a Rossano hanno un cuore) appartiene alle “categorie protette”.

Di conseguenza, abbiamo indovinato un’altra volta… A proposito: già si dice che la nipote di Candiano tra qualche tempo potrebbe rinunciare al posto per far entrare un altro elemento gradito a Mollettun, al secolo don Pasquale Lapietra. Amen!