San Siro, la notte magica di Massimo&Rino

Diciamocelo, come al solito, con grande franchezza: molti di noi, ieri sera, si sono messi davanti alla tivù per guardare il derby Milan-Inter di Coppa Italia trepidando per la sorte di due figli della nostra terra che stanno vivendo insieme, da un mese esatto, una incredibile avventura in rossonero: Massimo Mirabelli da Rende e Gennaro Gattuso da Schiavonea.

Diciamocelo ancora francamente: se ieri sera fosse arrivata un’altra mazzata, quest’avventura sarebbe stata seriamente compromessa, visto quello che è accaduto negli ultimi tempi: l’incredibile pareggio a Benevento segnato dal portiere, le tre pappine rimediate a Verona contro la penultima in classifica e la batosta casalinga contro l’Atalanta. Perdere anche il derby sarebbe stato letale e il diavolo sembrava averci messo un’altra volta la coda con i contemporanei infortuni di Gigio Donnarumma e del suo secondo Storari, che avevano determinato addirittura l’esordio del fratello “raccomandato” del portiere campano. E invece sapete tutti com’è andata: gol di Cutrone nei supplementari, semifinale di Coppa Italia e pace fatta con i tifosi.

Nel corso della partita la Rai ha inquadrato mille volte il nostro “Ringhio” andare avanti e dietro per l’area tecnica e urlare come un forsennato nonostante la pioggia battente e il freddo gelido. E qualche inquadratura l’ha dedicata anche al direttore sportivo Mirabelli, nella sua solita postazione in tribuna vicino a Fassone e ieri sera anche al patron cinese.

A un certo punto, si è visto chiaramente Massimo Mirabelli alzare gli occhi al cielo e quasi invocare l’intervento di “qualcuno”. Beh, magari sarà stata una coincidenza, magari il frutto di una preghiera o chissà che altro, dopo qualche minuto Cutrone ha messo la palla dentro e ha risolto la questione mandando in delirio il popolo rossonero!

Quanto a “Ringhio”, ai microfoni di Mamma Rai la sua solita intervista sincera a genuina, tutta da gustare. “La svolta? Mi piacerebbe dire di sì, ma siccome ho giocato per tantissimi anni e nel calcio ne ho viste tante, so bene che abbiamo solo vinto una partita importante e che ora dobbiamo pensare a far punti anche in campionato prima della sosta, perché è importante”.

“Io forse sono il più scarso allenatore in Serie A, devo mangiarne di pastasciutta, ma voglio vincere anche quando gioco a calcetto con mio figlio – ha spiegato ancora Gattuso ai microfoni Rai -. Spero solo che i ragazzi mi dimostrino quello che mi stanno dimostrando in settimana, ce la giocheremo con tutti”.

“Questa è una squadra con qualità. E’ sempre mancato il veleno ma oggi abbiamo tenuto bene il campo, abbiamo saputo battagliare ed e’ venuta fuori la qualità. Ora speriamo di fare punti prima della sosta perché per noi e’ fondamentale – ha aggiunto -. Se fa bene toccare il fondo? Da quando faccio l’allenatore l’ho toccato più volte, fra Palermo, Ofi Creta, Pisa non mi sono fatto mancare nulla. Il problema è che ora abbiamo tutto, con una società puntuale nei suoi impegni, ora sta a me tirare fuori il massimo da questi giocatori”.

Complimenti e auguri a tutti e due, anche noi abbiamo tifato per voi (non per il Milan…).