Sanità, l’asse Gentile-Oliverio-Madame Fifì pronto a dare il benservito al commissario Filippelli

L’asse Oliverio-Gentile-Madame Fifì si prepara ad un’altra delle sue “missioni”. Praticamente concluso il “pacco” ai potentissimi iGreco, nonostante i loro rapporti privilegiati con quell’ebetino di un Renzi e i suoi impresentabili colonnelli calabresi, ecco che si prospetta un altro siluramento.

E se la questione de iGreco era (ed è) una questione tutta legata alle “trastule” di Palla Palla, questa che vi sveliamo preme molto di più invece a Tonino Gentile. Che ormai da tempo ha scaricato il commissario dell’Asp di Cosenza Gianfranco Filippelli. Oggi il consiglio comunale di Rende dà un calcio in culo a iGreco e (soprattutto) a Marcello Manna? E nei prossimi giorni il calcio in culo sta per arrivare al famelico Filippelli. Quello che continua a pagarsi le visite degli ammalati di tumore in nero.

Se ne va.  In questi giorni,  massimo prima di Natale, Gianfranco Filippelli sarà costretto a lasciare l’incarico di commissario straordinario dell’Asp di Cosenza.
Mario Oliverio non può più perdere tempo. I patti sono patti. Fatali, i mesi trascorsi a fare clientele, la retrocessione ulteriore della sanità cosentina, i lodi arbitrali, gli incarichi esterni agli avvocati che sono tassativamente vietati. Ma fatali anche le ultime esternazioni in merito ai contenziosi giudiziari per 40 milioni sparsi dall’Asp di Tonino Gentile e funzionali alle sue “cinghialate”. Questa Tonino il furbo proprio non gliel’ha perdonata.  E, ma non per ultima, l’amicizia intima con Mario Occhiuto,  per il quale Filippelli fece candidare in una lista la prima moglie.
Il nome che metterebbe tutti d’accordo come sostituto non si trova ma Oliverio e Gentile non vogliono più perdere tempo.
Vogliono una Asp senza i Buoncristiano ed i Magnelli (scaricati perché la stanno facendo davvero sporca). Per questo starebbero pensando anche a una donna. Magari non cosentina…
Per Filippelli un’esperienza che rischia di avere strascichi perché si trova sul groppone diverse denunce penali, oltre al peso di quella libera attività professionale che ha sempre continuato ad esercitare, in barba alla legge.
Problemi anche per i due dell’ufficio legale, Lauricella e Brogno, che hanno la più alta percentuale di sconfitte d’Italia.  Un problema serio che dovrà essere affrontato.