Sciolto il consiglio comunale di Soriano: il sindaco baciò le mani a Berlusconi

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Soriano Calabro (Vibo Valentia) e l’affidamento, per un periodo di 18 mesi, della gestione del Comune a una commissione straordinaria. Tutti ricorderanno il gesto di prostrazione del sindaco Vincenzo Bartone che a Tropea nel 2020 si inchinò davanti Silvio Berlusconi baciandogli la mano. Un atto che in Calabria ha un significato preciso: totale asservimento e sottomissione al Boss. Il famoso “baciamo le mani”. E infatti il comune di Soriano, a detta del ministro Lamorgese, è fortemente condizionato dalla criminalità organizzata al punto tale da compromettere il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale. Insomma Soriano è un comune in mano alla ‘ndrangheta, e quel baciamo le mani dell’allora sindaco un gesto spontaneo che si conviene tra boss e picciotti.