Verona, depositato il reclamo anti Cosenza ma c’è anche chi vorrebbe giocare

Il Verona ha inviato in queste ore il reclamo sul caso Cosenza all’ufficio del giudice sportivo. L’Hellas aveva anticipato l’atto, in via cautelare, domenica. Per questo è arrivato, poi, il rinvio della decisione sull’esito della partita (0-3 a tavolino o ripetizione) da parte degli organi competenti. Adesso il Cosenza potrà presentare, entro sabato, la propria memoria difensiva. All’inizio della prossima settimana ci sarà il verdetto. Di seguito, in qualsiasi modo, scatteranno i ricorsi.

Anche a Verona, tuttavia, non mancano sia i tifosi sia gli addetti ai lavori che non sono per niente entusiasti della prospettiva di vincere 3-0 a tavolino. Bruno si appella allo spirito della vecchia Hellas e non le manda a dire.

GIOCHIAMO E VINCA IL MIGLIORE (di Bruno)

Per gli dei dell’Olimpo! Dov’è finito lo spirito del 1903? Che cosa direbbe il prof Decio Corubolo? Ci chiamiamo Hellas perché ci ispiriamo ai valori della classicità, tra i quali l’onore e il coraggio si elevano sugli altri.
Vili !!! Che cosa direbbe di noi Cangrande? Con uno sguardo beffardo guarderebbe il nemico e noi feroci dietro a lui gridando “Scala! Scala!” in mezzo alla mischia pugnando senza timore.
L’Hellas Verona non è come gli altri, la nostra fede svetta altissima sopra una colonna del Partenone e non resta nascosta sotto un portico di Carpi.
Quindi io dico rigiochiamo questa partita! La Società H. Verona deve presentare un richiesta di rinvio e non una miserabile richiesta di vittoria a tavolino.
Onore a noi gialloblu e onore ai tifosi sinceri di Cosenza. Giochiamo! e vinca il migliore!

Fin qui l’ottimo Bruno. Francesco Barone invece, su Tg Gialloblu, spiega un’altra teoria.

ERA MEGLIO GIOCARE: ECCO IL PERCHE’

di Francesco Barone

Tragicommedia all’italiana. Nel Belpaese succede anche questo, che un club e una città che partecipano al secondo campionato professionistico italiano non abbiano nemmeno il campo pronto alla seconda giornata. Ma di cosa parliamo? Potremmo già fermarci qua, oppure continuare a contare pure gli sbadigli di Cristiano Ronaldo, panacea di tutti i mali.

“Situazione incredibile” è stata definita quella di Cosenza. Definizione scorretta, tutto questo è molto credibile in una serie B che tra fallimenti e ripescaggi ancora oggi non sa quante squadre avrà ed è trasmessa da uno streaming che in certe circostanze ha fatto quasi rimpiangere il Ceccherini che sistemava chirurgicamente e teneva ferma l’antenna della tv ne ‘Il Ciclone’.

A proposito di Dazn, definita sarcasticamente dal comico Luca Bizzarri una Rojadirecta ma senza il brivido del proibito: ci deve essere del pudore in loro. “Partita rinviata causa maltempo” era l’avviso per gli utenti di Cosenza-Verona. Che teneroni…

Pudore invece sconosciuto a sindaco e assessore cosentini, che sembra di capire stanno sulle palle anche a qualche loro concittadino. Invece di nascondere la testa sotto la sabbia della vergogna dell’inefficienza per la figuraccia nazionale hanno l’indecenza di rivoltare la frittata e scaricare le colpe sul Verona e i veronesi. Che simpaticoni…

Ora pare certo che il giudice sportivo decreterà la vittoria a tavolino del Verona e, intendiamoci, sarebbe sacrosanto, il minimo sindacale. Eppure credo che il Verona di Grosso sia stato danneggiato, perché ora come ora per la squadra è necessario giocare per trovare amalgama, conoscenza, solidità e ritmo partita. Specie dopo le sberle di Coppa a Catania e i balbettii alla prima con il Padova.

Per questo, nonostante i tre punti (quasi) sicuri, lo scrivo senza riserva: è stato giusto non giocare, ma era paradossalmente meglio giocare. Il Verona deve ingranare e ora niente è peggio che fermarsi.