Catanzaro, Bonafede: “Contrasto alla corruzione priorità nell’agenda politica”

“Va considerato il nuovo approccio nell’affrontare il tema della lotta alla corruzione. Prima si e’ sempre detto che il tema riguardava solo la giustizia, invece riguarda tutti i settori sociali, penso alla sanita’ come qui in Calabria, alle infrastrutture. In questo momento il tema della lotta alla corruzione e’ una priorita’ nell’agenda politica”. Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, intervenendo al dibattito all’universita’ di Catanzaro organizzato dal professore Fulvio Gigliotti.

“Tutto questo non era scontato: quando ho detto queste cose in Parlamento – ha ricordato il ministro – sono stato bloccato e impossibilitato a parlare, mi dicevano ‘fai i nomi’ ma non si tratta di nomi, ma del fatto che si parla di costruire un Paese migliore. E non possiamo parlare di prospettive per i giovani se non si affronta in modo radicale e una volta per tutte il tema della corruzione e parlare di corruzione – ha concluso Bonafede – significa farlo a 360 gradi di tutti i settori sociali”.

“Abbiamo tre anni a disposizione per migliorare il processo, perche’ tutti continuano a dire ‘dobbiamo investire nel processo’ ma nessuno dice che l’abbiamo gia’ fatto. Io – ha continuato il guardasigilli – ho colto queste critiche e infatti – ha proseguito Bonafede – la conseguenza e’ che nella legge di Bilancio, e quindi gia’ stanziato, c’e’ un investimento nella giustizia che non ha precedenti nella storia della Repubblica. C’e’ un ampliamento di 600 unita’ di magistrati rispetto alla pianta organica attuale, oltre ai vincitori di concorso. Parliamo – ha rilevato il ministro – di circa 1000 magistrati in piu’ nei prossimi tre anni da assumere. Qualcuno dira’: ’20 anni fa c’e’ stato un ampliamento’. Si’, senza coperture pero’. Cioe’, facevano investimenti e poi li pagavano il governo che veniva dopo. Questo – ha evidenziato Bonafede – e’ il primo ampliamento di pianta organica che ha tutte le coperture gia’ nella legge di Bilancio”. Il ministro della Giustizia ha poi aggiunto: “E’ previsto un ampliamento di 3000 unita’ di personale amministrativo, a parte il turn over. Anche se in un primo impatto Quota 100 potrebbe mettere in difficolta’ il sistema giustizia, l’unica deroga nel Decreto su Quota 100 viene fatta per la giustizia. Questo – ha concluso Bonafede – per dire che non si puo’ criticare sempre e a prescindere”.

“Con la legge ‘Spazzacorrotti’ abbiamo fatto in modo che le intercettazioni venissero rafforzate nella lotta alla corruzione. Ricordo che uno dei miei primi atti – ha proseguito – e’ stato bloccare la riforma Orlando che, dal mio punto di vista, non tutelava la privacy dei cittadini ma semplicemente bloccava l’utilizzo delle intercettazioni per la corruzione. E ricordiamo – ha sostenuto il ministro della Giustizia – che le intercettazioni sono lo strumento principale per scoprire un fatto di corruzione”.

Poi, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle tensioni tra il M5s e la Lega. Il ministro ha affermato: “Sono abituato a pensare sempre che la qualita’ del lavoro debba essere valutata sul lavoro portato avanti e sui risultati portati a casa. , Io guardo a questo governo, e guardo a un governo che in nove mesi ha portato a casa risultati importantissimi: penso, ad esempio, al settore della giustizia, dove dobbiamo constatare che davanti alle leggi che vengono approvate il governo e’ stato estremamente compatto in un settore delicatissimo. Penso – ha spiegato il Guardasigilli – al codice rosso, al divieto di rito abbreviato nel caso di reati punti con l’ergastolo, alla class action, alla legge ‘Spazzacorrotti’, a tutta una serie di leggi che hanno finalmente riconsolidato la cornice principale in cui vive il nostro ordinamento, quella – ha concluso Bonafede – della certezza della pena”.

“Ho detto tante volte che il Movimento 5 stelle e la Lega sono due forze politiche completamente differenti, con Dna differenti, con percorsi differenti. Quindi – ha proseguito Bonafede – al di fuori del contratto di governo e del governo di questo Paese, si alleano nel senso che seguono il loro percorso”.

Da parte del ministro della Giustizia anche un passaggio sulla sanità: “Il governo vuole affrontare il problema della sanita’ calabrese e lo dimostrera’ prossimamente”. A dirlo e’ stato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, a margine del dibattito a Catanzaro, con riferimento all’annuncio, da parte del governo, di una prossima riunione del Consiglio dei ministri in Calabria e di un decreto straordinario per la sanita’ calabrese. “Stiamo lavorando – ha osservato Bonafede – per un intervento che sia calibrato sulla gravissima situazione che c’e’ nella sanita’ calabrese. Non voglio e non posso fare anticipazioni, se non dire che il governo non intende voltarsi dall’altra parte ma, anzi, guardare dritto negli occhi il problema che c’e’ in Calabria e vuole affrontarlo, e lo dimostrera’ prossimamente”.

“Con grande rammarico mi sono imposto di non commentare nessuna vicenda che sia ancora sottoposta ad un processo. Non posso dire nulla. Credetemi, sono rammaricato. E’ una di quelle occasioni in cui mi piacerebbe poter dire qualcosa, ma non dico nulla”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, con riferimento alla lettera del comandante dei Carabinieri, il generale Giovanni Nistri ha inviato a Ilaria Cucchi, parlando con i giornalisti a Catanzaro. Il ministro ha partecipato ad un evento sul tema di Mani pulite , a margine dell’evento “Legalita’ dell’azione amministrativa e contrasto alla corruzione”.

Successivamente ai giornalisti che gli chiedevano un commento su un’indagine in corso a Salerno a carico di alcuni magistrati calabresi, Bonafede ha risposto: “Sono perfettamente al corrente della situazione, e ribadisco che non interferisco minimamente su vicende su cui ci sono indagini o processi in corso. Ho il massimo rispetto per l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, e come ministro della giustizia questa e’ una cosa che mi sono imposto fin dall’inizio”.