Catanzaro, Sant’Anna Hospital: la resa potrebbe essere vicina e la truffa arriva fino a Milano. Protagonisti e retroscena

Eravamo quasi sicuri che la nostra inchiesta giornalistica avrebbe generato qualche effetto e ne siamo ancora certi, soprattutto rispetto a risposte che hanno una genesi più articolata e lenta, ma che arrivano sempre, implacabili come la giustizia. Questo è il risultato finale che noi e tanti altri aspettiamo: avere il privilegio di assistere alla sfilata, coreografata dai lampeggianti della Guardia di Finanza, dei faccendieri che compongono l’attuale Consiglio di Amministrazione della clinica Sant’Anna Hospital di Catanzaro, quelli che in perfetto stile mafioso usano firmare “in anonimo” con la il grembiule e il cappuccio, ché ormai la lupara a canne mozze non la usa più nessuno.

Dicevamo, ci aspettavamo una capacità di resistenza maggiore del “nuovo” board della clinica catanzarese, che difetta nello “stile” di latitanza e di presenza che è la caratteristica di “chi” veramente oggi amministra la clinica catanzarese, nascondendosi dietro le teste di legno ed i faccendieri, avendo generato in oltre vent’anni disastri ed inchieste. E’ la “dama (s)velata”, Sally la cattolica, protagonista assoluta di “Cuore Matto”, che non è la famosa canzone di Little Tony, ma l’inchiesta della Guardia di Finanza che il 1° ottobre 2020 ha scoperto la truffa organizzata in complicità proprio da Rosanna Frontera, tanto che da quella data inizia il calvario della clinica insieme a quello dei dipendenti e dei tanti professionisti.

Eravamo convinti che la nostra guerra giornalistica era di trincea a difesa delle posizioni, forse perché avevamo sopravvalutato la capacità strategica del nemico, ma sono bastati due colpi di cannone ben assestati e i “generali” del Sant’Anna Hospital fiondati da Roma e Padova sono corsi ai ripari, cercando di ricompattare le truppe e di consolidare il fronte.

Pensavamo in qualcosa di più autentico, più strutturato, più virile, ma il “bollettino” di guerra, battuto alle agenzie il 21 luglio corrente, ci conferma che abbiamo colpito le postazioni strategiche del nuovo Consiglio di Amministrazione del Sant’Anna Hospital e che, soprattutto, la resa potrebbe essere vicina per insurrezione dell’esercito, quando tutte le verità saranno messe nero su bianco e stese al sole, o peggio ancora per lo sfondamento delle difese da parte delle truppe in divisa grigioverde, la Guardia di Finanza… 

La verità resta sepolta anche nelle poche righe partorite dal cosiddetto CdA, che per quanto manifestatosi in forma anonima, senza una firma, senza un’identità certa e non cumulativa, lo ricordiamo è composto da: Franco Mariani commercialista romano; Mario Coi, direttore amministrativo dell’ospedale Israelitico di Roma e Francesca Galasso, socia fondatrice della G&C Consulting come sede a Padova. A questi si aggiunge il vero pezzo da novanta, il faccendiere anche lui padovano come le galline, Alessandro Castellini, la mano sporca dell’azione schermata di Rosanna Frontera.

Quanto scrivono nella nota indirizzata a tutti i dipendenti e collaboratori della clinica catanzarese, di cui siamo venuti in possesso, è a metà fra il ridicolo ed il criminale. Non chiariscono se c’è stata la vendita delle quote della clinica S. Anna SpA paventata da alcune testate giornalistiche e, non spiegano nemmeno perché queste quote sono diventate il capitale della Sanità Futura sas, attraverso una società fiduciaria con sede a Milano, la Fidimed Fiduciaria Srl. Una cosa è sicura che la loro presenza – dei faccendieri e teste di legno – è stimata in tre anni, il tempo per il rilancio dell’attività sanitaria, così scrivono, quell’attività: «(…)riavviata e pronta per andare a regime».

Se queste sono le prospettive future, ci viene inevitabilmente in mente Cetto Laqualunque e il suo celeberrimo: “Ah Caini!, ah vastasi…” con tutto quel che segue.

Si, perché se i risultati dopo appena sei mesi sono quelli sotto gli occhi di tutti: dimissioni di massa del personale, mancanza di anestesisti, cardiochirurghi, incapienza finanziaria per l’acquisto della valvole cardiache, stipendi non pagati da circa tre mesi, etc., abbiamo difficoltà a pensare cosa resterà dopo tre anni di truffe, giochi societari e sporcaccionerie diffuse. Una cosa è sicura, che saranno loro, i magnifici tre criminali in solido con Sally ed Ale, a decretare la morte della “quinta figlia”, così come il prof. Franco Frontera ama definire la sua clinica.

Noi diffidiamo e certe affermazioni del CdA dei faccendieri ci sembrano fuori contesto. Perché non riusciamo a rintracciare questi head hunter, i cacciatori di teste, che hanno scoperto e suggerito le grandi professionalità, fatta salva la truffa, dei nuovi componenti del CdA di Villa S. Anna SpA. Perché abbiamo notizia che è iniziata la stagione dei traslochi, nelle patrie galere, quindi il tempo spazio immaginato, i tre anni, potrà subire nel breve un’interruzione forzata. Perché in questi sei mesi di disastri, i faccendieri, sono riusciti a bloccare definitivamente la ripartenza della clinica, se ad oggi il DURC (documento unico di regolarità contributiva) è negativo, tanto da pregiudicare l’incasso di eventuali fatture emesse nei confronti dell’Asp di Catanzaro, per come si pregiudica l’attivazione delle tutele a favore del personale nel momento di ristrutturazione aziendale, essendo di fatto precluso l’uso della cassa integrazione ordinaria.

Questa è una delle tante operazioni verità, che nascono spontaneamente, sull’operato dei faccendieri che compongono il CdA della clinica catanzarese e, tutto ci lascia capire che le contestazioni sulla mancanza di un piano degli investimenti è concreta. Così come appare concreto il fatto che sono state drenate risorse, valutate in circa 500mila euro presenti sui conti correnti all’atto del cambio del Consiglio di Amministrazione, per pagare gli emolumenti dei nuovi amministratori e del “direttore generale” ombra, che costa circa 20mila euro mese…

Ma il cuore del problema, quello matto, non è questo!

Tutto ritorna alla data del 7 giugno 2022 quando l’Assemblea dei Soci, dove a rappresentare Rosanna Frontera c’è Alessandro Castellini, approva la variazione statutaria di cui abbiamo già parlato e, di fatto, fornendo il disco verde alla costruzione delle catene societarie, il cui primo atto è Sanità Futura sas (http://www.iacchite.blog/catanzaro-santanna-hospital-il-ritorno-di-rosanna-e-la-finanza-creativa-dietro-le-teste-di-legno-sullasse-roma-padova/).

L’aspetto che ci è saltato subito sotto gli occhi, non è soltanto la costituzione della holding operativa Sanità Futura sas, ma l’altra società che di fatto ha in pancia le azioni di Villa S.Anna SpA e che sono il capitale della società in accomandita semplice di cui è amministratore Mario Sabatini, più precisamente la Fidimed Fiduciaria Srl con sede in Milano, in Corso Magenta n.43.

Cosa c’è di tanto interessante a Corso Magenta n.43 nella città di Milano? Di certo è domiciliata la Fidimed Fiduciaria Srl, una società che svolge la funzione di società fiduciaria e che nei fatti “gestisce” il 77% del capitale sociale di Villa S.Anna SpA, un operazione che per le modalità, per la tempistica e per un’altra serie di motivazioni, che andremo ad intercettare, ci dice che la ristrutturazione aziendale della clinica catanzarese sta assumendo delle connotazioni d’ombra.

Che relazione esiste fra la Fidimed Fiduciaria Srl e lo “studio” Castellini, anche lui domiciliato in Corso Magenta n. 43 a Milano? Un caso? Forse, ma resta uno strano caso. Così come è strano l’immobile nel centro meneghino, assolutamente anonimo, schermato e non identificabile come sede delle attività opache di società cosiddette fiduciarie, un poco come tutta la storia, inclusa quella giudiziaria, che è il vero pedigree del commercialista padovano, Alessandro Castellini.

Riepiloghiamo: la Fidimed Fiduciaria Srl “gestisce” in via fiduciaria l’asset di maggioranza di Villa S. Anna SpA, in pratica le quote azionarie che fanno capo a Franco Frontera, Lucia Bisantis, Domenico Frontera e Rosanna Frontera, che sono state valutate a 10,00 euro ciascuna e che in totale ammontano ad 3.866.660,00 euro, quello che nei fatti è il capitale sottoscritto per la costituzione di Sanità Futura sas.

La società Sanità Futura sas è una società di persone, più precisamente una società ad accomandita semplice e la normativa distingue due categorie di soci, che sono assolutamente differenti per responsabilità patrimoniale in solido e che conciliano le diverse esigenze di impresa e di investimento. Il socio accomandatario, quello illimitatamente responsabile, è Sabatini Mario, mentre il socio accomandante è Fidimed Fiduciaria srl per un ammontare pari al capitale sottoscritto, euro 3.866.660,00. Appare utile evidenziare che nella costituzione di Sanità Futura sas, le quote del capitale sono state di fatto sottoscritte al 100% dal socio accomandante (Fidimed Fiduciaria srl) e che il socio accomandatario, Sabatini Mario non ha di fatto sottoscritto nessuna quota (?!?), rendendo di fatto la stessa società “anomala” e facendoci capire, in modo smarcato, che ci troviamo in presenza di una costituzione societaria quasi fittizia e che il futuro della clinica di Catanzaro è nelle mani di squali faccendieri che operano schermandosi dietro le classiche “teste di legno” di cui Sabatini è la prima espressione.

Rimandiamo la spiegazione al prossimo contributo, che per necessità dovrà essere facilmente leggibile ai profani, ma indicativo anche agli organi di indagine ai quali offriremo interessanti spunti di analisi e valutazione…