Corigliano-Rossano 2019, il generale Graziano in caduta libera e lo spauracchio del “maresciallo”

Il generale Graziano è molto preoccupato. Nonostante stia spendendo un occhio della testa (ma lui se lo può permettere, benedica otto e nove fora maluacchiu), “regalando” soldi e prebende finanche agli scribacchini di “Mollettun”, il suo carrozzone di impresentabili è in caduta libera e alle sue promesse ormai non ci credono neanche quelli che non riescono a mettere insieme il pranzo e la cena. Diciamocelo francamente: a Corigliano-Rossano il generale Graziano è in caduta libera e la sensazione del suo flop la si raccoglie pienamente in ogni angolo della città. La vecchia politica di questo personaggio è diventata quasi imbarazzante e le voci più critiche contro di lui arrivano proprio dalla destra, che invece dovrebbe essere il suo “punto di forza”.

Prendiamo la Lega, per esempio. Chi vota per Salvini, anche non andando a guardare le pesanti vicende giudiziarie del generale, giura e spergiura che non voterà mai per Graziano. Del resto, anche non volendo essere “cattivi” scrivendo dei suoi illeciti, è il suo “curriculum” che parla per lui. E’ stato potente direttore generale di dipartimento con Loiero. Poi è stato eletto con Forza Italia. Nel frattempo ha fondato un suo movimento ed è stato la stampella di Oliverio, tanto che proprio grazie al governatore è rimasto in consiglio regionale oltre il dovuto. Graziano è un trasformista politico e tutti coloro che votano Lega hanno già annunciato che voteranno Flavio Stasi, un movimentista serio. Così come farà l’ex sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci, che si guarderà bene dall’alimentare la bramosia di potere dell’impresentabile generale.

Gli altri, quelli che in qualche modo sono ancora “costretti” a votare candidati di estabilishment, opteranno per Gino Promenzio, che sta raccogliendo anche pezzi grandissimi di Forza Italia e di altri movimenti destrorsi proprio perché nessuno vuole sostenere il generale, arrassusia

Intanto, voci sempre più insistenti raccontano della “visita” di Graziano al Tribunale di Castrovillari. Non se ne conosce il motivo ufficiale ma se il generale ha varcato quella soglia, qualche ragione ci sarà e non dev’essere certo buona per il soggetto in questione. Su di lui aleggia infatti come uno spauracchio l’ombra del suo ex compagno di merende, il maresciallo Carminuzzu Greco, in galera ormai da luglio, che sta cantando come un usignolo e molto probabilmente sta raccontando anche le “imprese” e le “prodezze” del suo (ex) amico generale.