Cosenza 2021. La deriva del Pd in 4 nomi: il cugino di Capu i Liuni, i figli di Funaro e Ciacco e il portaborse di Madame Fifì

Franz Caruso, dall’alto del suo cappuccio, con in mano il compasso e “vestito” di grembiulino, aveva fatto un calcolo molto semplice: tra la lista del Pd, quella dei socialisti, quella sua “personale”, quella di Tansi, quella del M5s e quella di “sorella” Bianca (Rende) avrebbe messo in piedi una buona baracca quantomeno per sperare nel ballottaggio con il suo omonimo cazzarofascista. E invece niente, “sorella” Bianca se n’è andata per conto suo e ha rovinato tutti i piani dell’incappucciato prestato alla politica.

A Franz adesso restano solo tre liste e manco forti se è vero – com’è vero – che quella più forte (sulla carta) è proprio la sua… Ma ci arriveremo per gradi, adesso è il momento di esaminare quella del Pd, che è veramente la cartina di tornasole della deriva di un partito senza né capo né coda. Già la scelta della capolista è tutta un programma. Per fare dispetto a “sorella” Bianca, figlia dell’ex deputato Pierino, Capu i liuni e Madame Fifì hanno scelto nientepopodimenoche… un’altra figlia d’arte ovvero Maria Pia Funaro, figlia di Ernesto da Campana, vecchia bandiera della Democrazia Cristiana versione “balena bianca” così come Pierino Rende, che a parte le clientele non hanno lasciato nessuna traccia di loro, a parte i figli che vorrebbero “emularli”. Una sorta di affronto democristiano che oggettivamente fa sorridere e che difficilmente produrrà sfracelli sotto il profilo del numero dei voti.

Ma l’aspetto surreale della lista del Pd non è Maria Pia Funaro. Scorrendo i nomi, è impossibile non notare, al secondo posto, il nome “Andrea Adamo” ed è relativamente facile scoprire che si tratta di un cugino di Nicola, evidentemente tirato per la giacchetta da Franz e fratelli per avere almeno il “nome” da poter spendere, pensate voi come sono ridotti…

Quanto alla consorte magara, il nome uscito fuori dal cilindro è quello del giovanotto Francesco Alimena, fedele portaborse di Madame Fifì chiamato à la guerre senza se e senza ma e che si è messo docilmente a disposizione così come ha sempre fatto in questi anni in tante riunioni politiche per rappresentare il “verbo” della Signora.

L’aspetto “trash” (spazzatura) sta tutto invece nella scesa in campo di Giuseppe Ciacco, rampollo dell’avvocato Antonio, leggendario avvocato truffatore del foro di Cosenza, delle cui gesta sono piene le… aule del porto delle nebbie. Quasi un oltraggio al pubblico pudore, che proprio non poteva e non può passare inosservato. Oltre che alla memoria del preside Ciacco. In realtà, il giovane Ciacco fa parte della “megagalattica” lista dell’incappucciato ma essendo il Pd-P2 il suo sponsor, è a tutti gli effetti organico al partito corrotto. 

Il nome di Pina Iannuzzi invece evoca l’accordo di potere con l’Udc e qui vi chiediamo un attimo di pazienza per seguirci in questa digressione genealogica che è tutta un programma. La signora Iannuzzi è la madre di Giovanni Ferrante, rampante imprenditore di Rende titolare del Bar Danesi, che mentre la sua genitrice si cimenta nell’agone cosentino, ha piazzato la moglie, al secolo Denise Mongelli, con la lista dell’Udc alle Regionali ovviamente in quita centrodestra (e per la cronaca la figlia Rossana è consigliere comunale a Rende in quota Principe ma sostanzialmente a sostegno di… Marcello Mazzetta!). Ora, lo sappiamo tutti che centrodestra e centrosinistra sono come i ladri di Pisa ovvero la stessa cosa ma a tutto dovrebbe esserci un limite, che però appare sconosciuto a chi ha messo in piedi questo aborto di lista del Pd.

Ci rimane da scrivere che fanno parte del “circo” anche alcuni esponenti di buona famiglie (Costabile, Graziadio e Posa) ma tutti da scoprire in tema elettorale e che gli unici “cavalli di razza” in campo ovvero specialisti in preferenze sono (A)Damiano Covelli e Giuseppe Mazzuca. Il primo vecchio “famiglio” della coppia diabolica e consigliere uscente al servizio di Occhiuto, il secondo ripescato in extremis dopo la cacciata di Guccione dalla lista delle Regionali. Riusciranno loro due, praticamente da soli, a far galleggiare la zattera del Pd? Quien sabe… E ancora dobbiamo darvi conto della lista di Franz e lì vi assicuriamo che ci sarà da ridere ancora di più.