Cosenza allagata: dagli eletti 5Stelle neanche un salvagente per la città vecchia

Sono bastate meno di due ore di pioggia e 20 cm di acqua, in pratica un classico temporale estivo che qualcuno si ostina a chiamare “bomba d’acqua”, per mandare in tilt la città e produrre notevoli danni. La città vecchia è stata ancora una volta la più colpita, insieme a Gergeri. Ogni volta che piove Cosenza vecchia si trasforma in un vero e proprio fiume che dal Castello fino a piazza dei Valdesi scende impetuoso trascinando con se tutto ciò che incontra. La ripida discesa di via Padolisi ne accelera la velocità, creando, lunghe le scalinate, delle rapide degne di quelle del Lao.

Impossibile uscire di casa quando piove. Peggio ancora per chi vive al “pianoterra”, il risultato è sempre lo stesso: casa allagata e danni continui. Un problema che va avanti da sempre e nessuna amministrazione si è mai adoperata per risolverlo. Il fiume di acqua che ogni volta si crea, a seguito di una normale pioggia, non trovando altro “sfogo”, si infiltra negli scantinati degli antichi palazzi minandone le fondamenta.  Qui non basta “stippare qualche tombino”, che resta sempre una utile operazione, ma urge rivedere tutto il sistema di raccolta delle acque piovane. Il “carico” di acqua è stato talmente rapido e veloce che le antiche “tubature” non hanno retto, e proprio a Gergeri sono saltate, allagando il terreno sotto il ponte di Calatrava dove vivono tre nuclei familiari, per il momento alloggiati presso un albergo cittadino.

È chiaro a tutti che a Occhiuto di porre un qualche rimedio a questa situazione non gliene frega niente, e allora mi chiedo: se ad Occhiuto non importa, cosa fanno i nostri deputati a 5Stelle, ora che possono, e dopo aver ricevuto dai cosentini una barca di voti (giusto per restare in tema), per salvaguardare realmente il nostro patrimonio storico/architettonico? Fino ad oggi praticamente niente.

Morra, Ferrara, Dieni e gli altri, evidentemente sono troppo impegnati a contare i profughi che sbarcano, e l’ordine che hanno ricevuto è di non occuparsi di altro. Non capisco perché non parlano, non mobilitano il ministro competente, il sottosegretario, gli enti responsabili e tutto il cucuzzaro per affrontare in primis “l’emergenza”, e allo stesso tempo programmare e predisporre un intervento serio e risolutivo per la città antica. Perchè non fanno niente? Non si sono preoccupati, così come fanno giustamente con i profughi, neanche di buttare un salvagente agli abitanti di Cosenza Vecchia.

Da quando sono al governo i nostri deputati a 5Stelle, per Cosenza non hanno fatto niente. Certo, qualcuno può dire è solo un mese che sono al governo, ma qui siamo alla vigilia di una tragedia, di un disastro annunciato, e il tempo non gioca a nostro favore. Da loro ci aspettiamo impegno e attivismo, e risoluzioni dei problemi, ma all’oggi, di questo dinamismo annunciato in campagna elettorale neanche l’ombra. Mi sa che abbiamo preso la sola.

Noi cosentini siamo sfortunati, politicamente parlando. Neanche con i 5Stelle abbiamo avuto fortuna. Mentre nelle altre città d’Italia i deputati 5Stelle si danno da fare, i nostri eletti 5Stelle, iniziano a somigliare molto alla vecchia classe politica che ci ha rovinati. Avevano promesso legalità, diritti, ed interventi, e invece si interessano solo a come riprodurre la loro “nuova casta”: chi deve essere eletto e chi no. Chi si deve candidare e chi no, e nel mentre Cosenza vecchia continua a sgretolarsi ad ogni pioggia. Avevano promesso di stare con i cittadini e ascoltare i problemi, ma a Cosenza non si vedono mai. Se non in qualche banchetto una volta al mese a corso Mazzini.

Il loro esordio non è stato dei migliori. Le aspettative che loro stessi hanno creato sono tante, e la gente c’ha creduto, ma di aria di cambiamento, da noi, neanche un alito. Neanche un misero “venticello” ci ha sfiorati. Tutto continua a marciare sempre allo stesso modo: corruzione, intrallazzi, e mafia.

Se queste sono le premesse del loro impegno per Cosenza, mi sa che anche questa volta abbiamo risposto la nostra fiducia nelle mani sbagliate. Perché non so, per fare un esempio, quanto gliene possa fregare ad una come Laura Ferrara che non ha più problemi di lavoro e di stipendio, di chi vive in un “vascio” di Cosenza vecchia che ad ogni pioggia si allaga. Secondo me niente, così come non gliene mai fregato niente a Madame Fifì. E fino ad oggi la differenza tra le due, francamente non la vedo. Chiacchiere e finte promesse a parte.

GdD