Cosenza: Braglia, il premio promozione e il futuro di Tutino

Piero Braglia, trionfatore dei playoff col suo Cosenza, ha commentato la stagione appena terminata a La Gazzetta dello Sport: “È stata la mia promozione più sorprendente e sofferta: ho vinto anche con Montevarchi in C2 e con la Colligiana in D. A Cosenza ho preso la squadra penultima, con 2 punti, dopo 5 giornate. Tirarci fuori da quella situazione e provare a qualificarci per i playoff erano gli obiettivi. Ma al presidente Guarascio chiesi il premio promozione: ingaggio e bonus erano pari, entrambi… scarsini. Strada facendo, giocatori e tifosi sono stati fantastici, sino al blocco unico dei 20mila contro il Südtirol e alla gioia con i 10mila a Pescara contro il Siena. Il muro del godimento. La svolta c’è stata alla terzultima giornata: dopo aver perso in casa per 3-0 il derby con il Rende, abbiamo ritrovato subito la forza per ripartire”.

Intanto, si è appreso che già nelle prossime ore potrebbe arrivare l’annuncio ufficiale del rinnovo del contratto per il tecnico toscano. Dimenticati alcuni attriti dei mesi scorsi, il presidente Guarascio è pronto ad ascoltare le richieste di Braglia per la prossima stagione e tutto lascia pensare ad un prolungamento del rapporto professionale.

Nella sua intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, il tecnico del Cosenza Piero Braglia ha parlato anche di Gennaro Tutino (22) e di suo figlio Thomas Braglia (19). “Tutino? Ha fatto grandi cose ma ha bisogno di crescere. Deve andare in ritiro col Cosenza, altro che Napoli! Mio figlio? Il mio ragazzo è stato amato dai compagni: piccolo, grande leader nello spogliatoio. Thomas deve essere contento, è migliorato tanto”, ha detto.