Cosenza, caos ufficio anagrafe. L’impiegata sconfessa il cazzaro: “Occhiù, non sei credibile”

Ci siamo occupati, qualche ora fa, dello squallido caso relativo alla chiusura dell’ufficio anagrafe e alla sospensione del rilascio delle carte d’identità al Comune di Cosenza per… mancanza di personale (http://www.iacchite.blog/cosenza-chiude-lanagrafe-per-mancanza-di-personale-impossibile-rinnovare-il-documento-di-identita/). Una volta travolto dall’ennesimo scandalo, il sindaco cazzaro, come al solito, ha provocato a scaricare le “colpe” sui burocrati o su chiunque altro non sia… lui ma proprio nella tarda serata di ieri è stata diffusa una “illuminante” lettera di una impiegata che sconfessa clamorosamente il sindaco più viscido e corrotto d’Italia. Ecco il testo integrale.

Gentilissimo,
Sono l’impiegata “ceduta in prestito dalla Regione Calabria, all’Ente Comunale” , di cui Lei si pregia di essere a capo ormai da qualche anno, che negli ultimi 3 anni ha prestato Servizio, assumendone la Responsabilità Indiretta, allo Sportello Carte d’Identità dei Servizi Demografici del Comune di Cosenza.
Al Suo Diretto Servizio quindi, e anche a quello del Ministero dell’Interno, dal quale, io ho ricevuto regolare Autorizzazione all’Emissione della CIE, per mandato del Comune di Cosenza.
Il mio nome è Mascia Imbrogno. Matricola 9814.

Vorrei ricordarle che la Regione Calabria ha prorogato, un anno e mezzo fa, la nostra permanenza negli Organismi Interni ai Comuni, informandoLa Ufficialmente allora e di nuovo lo scorso inizio d’agosto, insieme a tutto il Suo Organigramma Amministrativo, del dato di fatto che le “Risorse Umane di Azienda Calabria Lavoro, in prestito presso gli Uffici Amministrativi di Sua competenza e Autorità, erano prossime alla scadenza della Proroga di Prestazione del Servizio, svolto all’interno dei Vostri Uffici”.
Pertanto , co’ tanto casotto, sia venuto a Sua conoscenza solo da poche ore, mi pare sinceramente, poco credibile.

Dal momento soprattutto, che io stessa, Le ho rammentato la cosa, nel Salone di Rappresentanza del Comune, durante la recente Protesta pre-covid, dei miei colleghi Comunali, per la mancata retribuzione delle loro Spettanze.
In quell’occasione mi presentai di persona esponendoLe la situazione già in prossima scadenza mesi fa, quando Lei, stringendomi la mano, mi disse
“Mi informerò, e provvederò”.

Detto questo, scaricare Responsabilità Gestionali e delle Risorse Umane, sugli ultimi arrivati da pochi mesi, a gestire e provare a tirare ad andare avanti, con le pochissime buone risorse a disposizione delle Strutture Amministrative Interne, in uno scenario di pensionamenti imminenti o addirittura già in atto, è davvero il superamento di ogni umana tolleranza, laddove si possa continuare a tollerare un Sistema Amministrativo, basato sul “Favoritismo”.
Che sia politico, civico, filosofico o umano.
Un Sistema che trova fondamento nello sfruttamento fino allo stremo delle Risorse Umane, di cui sopra, che io rappresento.
Questa è una situazione che si protrae ormai da oltre un decennio, una posizione di solo Sfruttamento da parte di Enti, quali Lei rappresenta, senza precedenti.

La nostra è una situazione che non trova soluzione proprio in virtù, di teatrali dichiarazioni, come quella da lei “emanata” in questo post, condiviso seppur pubblicamente, solo sulla sua pagina personale, per i suoi “amici” soltanto.
Detto questo, cercando di mettere una ennesima toppa e tirando avanti, si mette ancora una volta l’Opinione Pubblica a tacere, richiamando in Servizio colleghi Comunali, che sono in ferie “programmate da un anno” o addirittura quelli in smart-working “volontario”!
Si mette un’altra toppa e poi ci si gloria di aver risolto il problema nell’immediatezza!
Si va avanti, ignorando le lamentele dei Cittadini per i disservizi continui, la mancanza di professionalità, la maleducazione e la completa sconoscenza di quel che si sta a fare lì, di tanti, troppi impiegati… Messi lì per favoritismi reiterati, di generazione politica in generazione!

Senza però risolvere veramente il problema, senza però dare una dignità lavorativa e umana a quelli che come me, si alzano la mattina per andare a “lavorare” per poter vivere e, che in qualsiasi contesto, Struttura o Servizio, siano stati assegnati, ha sempre e soltanto dato il massimo, anche quando si è trattato di sporcarsi mani e vestiti ,letteralmente, o prestando Servizio negli scantinati e nei magazzini sottorranei, e in condizioni precarie di ogni sorta! negli archivi e non solo “comodamente” alla “scrivania”!
La saluto, sperando, che non solo ora che è intervenuta la Corte dei Conti, a chiedere che questa indegna condizione lavorativa venga “Regolarizzata” non solo contrattualmente, economicamente e legalmente, ma anche e soprattutto, dignitosamente e umanamente, Lei e, tutto ciò che Lei rappresenta e DEVE a quelli come me, trovi compimento definitivo nel massimo e necessario, rispetto dei Cittadini e dei Lavoratori.