Cosenza, la Curva Nord torna allo stadio: “Ma l’obiettivo resta sempre Guarascio vattene”

Tanto tuonò che alla fine piovve. Dopo oltre due mesi di diserzione, forte e duratura come mai a Cosenza si era vissuto, finalmente la società pare abbia compreso quanto sia importante il cuore pulsante del tifo, quanto la tifoseria si sia sentita oltraggiata in questi mesi, in questi anni, a tal punto da chiedere, dopo anni di diniego, un incontro a loro dire chiarificatore, ma che a noi è servito per urlare in faccia a questa presidenza, che usa i nostri colori come un hobby, tutto il nostro disprezzo e disappunto, ricevendo di tutto conto scuse e promesse, tutte da verificare e da prendere con le dovute precauzioni, sui vergognosi DASPO societari, sulle multe e, soprattutto, in un secondo momento, scusandosi di persona con lo storico tifoso minacciato allo stadio.
Nessuna di queste cose ci può far dimenticare quanto sia irrimediabilmente corroso il rapporto tra tifoseria e presidenza, ma questi passi indietro fatti dalla società (voluti o di parvenza) sono la conseguenza di una presa di posizione forte, fortissima. I gradoni lasciati vuoti hanno fatto più rumore di ventimila spettatori sugli spalti. Uno dei nostri obiettivi inderogabili resta la libertà di contestare senza nessuna censura o minacce velate come in occasione dell’ultima nostra presenza in casa con l’Ascoli e l’obiettivo da perseguire resta e resterà sempre “Guarascio Vattene”.
Innegabile che oltre alla contestazione per questa presidenza, esista un gruppo di giocatori e dipendenti della società che stanno dimostrando, finalmente, nonostante i limiti societari e tecnici, un attaccamento alla maglia fuori dal comune. Di questo gli va dato atto, quell’abbraccio virtuale, e reale, a Frosinone, all’ultimo minuto, ha smosso i cuori di tutta Cosenza e Provincia.
Il nostro odio non può, e non potrà mai, superare il nostro amore.
Per i nostri colori, per difendere la categoria, per il San Vito-Marulla che è casa nostra, per l’impegno profuso dalla squadra e per la grinta del mister, per tutti coloro i quali sono stati minacciati, daspati e multati da questa società abusiva, per proseguire la nostra protesta, fino alla vittoria, per la libertà di urlare a squarciagola “Guarascio sei un pezzente… Vattene!”
Per tutti noi, per tutta Cosenza, ritorniamo allo stadio e facciamo salire al cielo le nostre voci, come un grido univoco, forte, perché Cosenza siamo noi!
Curva Nord Catena