Cosenza, nuovo ospedale: è scontro tra Oliverio e Occhiuto sulla spartizione dell’appalto

E’ scontro aperto tra Mario Occhiuto, alias il Cazzaro, e Mario Oliverio, alias Palla Palla. Il primo sindaco di Cosenza, il secondo presidente della Regione Calabria. Oggetto del contendere: la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza.

Palla Palla dice: per colpa del Cazzaro che non ha ancora indicato il sito dove dovrà sorgere il nuovo ospedale, rischiamo di perdere il finanziamento di 250 milioni di euro. E minaccia: se il Cazzaro non indicherà il sito dove costruire il nuovo ospedale in tempi ragionevoli, ovvero subito, sarò costretto ad uscire fuori dal “perimetro della città” di Cosenza. Ovvero: costruiremo l’ospedale da qualche altra parte: stiamo già pensando a Rende o Castrolibero.

Dal canto suo il Cazzaro dice: Palla Palla dovrebbe, prima di parlare di nuove costruzioni, farci capire dove sono le opere pubbliche che da vent’anni a questa parte dice di aver realizzato. Ad esempio potrebbe farci fare un giro sull’opera più importante di tutta la sua carriera politica: la Sibari- Sila. 52 milioni di euro per 2 km, mai finiti (diciamo noi). E poi aggiunge: fino a che non mettiamo in chiaro il mio sguabbu, e possibilmente nero su bianco, Oliverio ospedale a Cosenza non ne costruisce. Del resto, come ben sa Palla Palla, la scelta del sito spetta al sindaco, perciò o ci mettiamo d’accordo, oppure l’affare sfuma per tutti.

Insomma quello che interessa ai due, non è tanto la salute dei cittadini, ma piuttosto capire come spartirsi la torta dell’appalto milionario: consulenti, progettisti, subappalti, forniture, manodopera.  Occhiuto dice che bisogna costruire il nuovo ospedale sulla collina tra l’attuale Annunziata e il Mariano Santo. Mentre Oliverio dice che bisogna farlo nella zona della stazione ferroviaria di Vaglio lise, a via Popilia. Un pretesto, un po’ come Savona per Mattarella.

Le richieste di Occhiuto a Palla Palla sono sempre le stesse: i finanziamenti per l’Ovovia, musei vari, e cazzate simili, oltre alla fetta di “consulenti” progettisti, e affidamenti diretti, che secondo lui gli spettano di diritto in quanto capobastone.

Oliverio sa bene che “elargire” finanziamenti ad Occhiuto in questo momento significa dargli “nuovo ossigeno”, denaro che Occhiuto potrebbe utilizzare per costruire nuove clientele elettorali in vista delle prossime regionali. E di rinforzare un dei suoi diretti avversari, a Palla Palla non gli passa neanche per l’anticamera del misero cervello che si ritrova.

Come tutti capite il problema, per loro, non è il bisogno di costruire un nuovo ospedale per ridare, ad un comprensorio come quello dell’area urbana una sanità qualificata, moderna, e efficiente, i loro calcoli vanno in un’unica direzione: prima dei bisogni dei cittadini vengono i bisogni delle loro tasche, e quelle degli amici degli amici.

Entrambi hanno capito che questo potrebbe essere l’ultimo sguabbu della loro vita politica, ed è per questo che nessuno dei due vuole mollare senza prima sapere quanto gli entrerà in tasca. Ovviamente nascondono tutto questo squallido mercimonio, dietro il loro classico politichese, convinti di far ancora presa sulla gente. Non hanno capito che oramai sono sgamati. E che a credere alle loro chiacchiere sono rimasti in pochi. Nonostante la batosta elettorale subita da entrambi, il loro modo di fare e di intendere la cosa pubblica, non è cambiato di una virgola. Se ne fregano dei cittadini. Ma presto, insieme a quei pochi che ancora gli vanno dietro, entrambi faranno parte del passato che speriamo non torni mai più.