Cosenza, ospedale dell’Annunziata nel baratro: le strane soluzioni del commissario

Isabella Mastrobuono

Ospedale di Cosenza nel baratro: le strane soluzioni del commissario Mastrobuono

di Francesca Canino

Sanità a pezzi a Cosenza e nella sua provincia. A distanza di tre anni dal primo decreto Calabria, nel cosentino non sono più garantiti i LEA ovvero i livelli essenziali di assistenza. A distanza di tre mesi, invece, dal DCA 2/2022 (a integrazione del DCA 78/2020) che rivedeva il fabbisogno dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, stabilendo un apporto di personale aggiuntivo di 202 unità, le reali assunzioni sono state minime.

L’Azienda Ospedaliera cosentina, inoltre, ha approvato alcuni atti che sollevano diversi dubbi. Uno di questi è la delibera n. 430/2021, con la quale il commissario Mastrobuono ha effettuato una “rotazione” (o rimozione?), a distanza di un solo anno, del Direttore pro tempore della UOC Gestione Risorse Umane. È difficile comprenderne i motivi, visto che l’Ufficio del personale (UOC Gestione Risorse Umane), settore particolarmente nevralgico in ogni azienda, sarebbe potuto rimanere senza Direttore in un periodo in cui l’ospedale è in forte sofferenza per la carenza di personale e per l’emergenza causata dal Covid-19. Ma il commissario Mastrobuono ha trovato una soluzione: ha individuato per l’Ufficio personale una dirigente a tempo determinato che proviene dal Nord, citandola, forse facendo confusione, in alcune delibere come Dirigente della UOC Gestione Sviluppo e Formazione Risorse Umane (delibera n. 214 del 7/4/2022), in altre come Direttore UOC Gestione Sviluppo e Formazione Risorse Umane (delibera n. 210 del 7/4/2022).

Pare, inoltre, che Mastrobuono sia intenzionata a riaprire i termini del concorso a tempo indeterminato per assistenti amministrativi – concorso per il quale già esiste una ammissione candidati – e desideri una nuova riapertura del concorso a tempo indeterminato per dirigenti amministrativi, non espletato, sembra, per mancanza di partecipanti. Ci si chiede, ora, se questa ‘riapertura della riapertura’ del concorso sia stata decisa per far partecipare la suddetta neo dirigente – o direttore – dell’Ufficio del personale, che così passerebbe a tempo indeterminato.
A questo punto, urge fare chiarezza e avere risposte dalle Istituzioni, in primis dal presidente della Regione, che dei problemi della sanità ha fatto il perno della sua campagna elettorale.