Cosenza, sanità depressa: l’amica del cuore di Madame Fifì e l’Agenzia per la Ricerca

All’ASP di Cosenza tutto scorre, panta rei se preferite. Raffaele Mauro, alias Faccia di Plastica, per nulla “spaventato” dalle fibrillazioni politiche e giudiziarie, resta al suo posto e continua a dare incarichi legali agli amici degli amici, finanche a quei personaggi ai quali finora, forse per pudore, non aveva ancora azzardato “ammollare” qualche migliaio di euro. Che, evidentemente, non si nega a nessuno di coloro che hanno i santi giusti in paradiso. E così poco tempo fa sul carro di Faccia di Plastica è salita anche la famiglia Tortorici. 

La famiglia Tortorici ha avuto un epigone, Giovanni, per gli amici Gianni, che da funzionario INPS divenne potente avvocato. Massone, siciliano doc, faceva manbassa di incarichi pubblici. La figlia Donata riceve da Raffaele Mauro l’ennesimo regalo targato Madame Fifi. Un incarico legale ottenuto come sorella di Patrizia, la sodale informatica di Enza Bruno Bossio, sua prestanome in CM sistemi, una delle tante scatole cinesi di quella dolce magara con la quale – con decenza parlando – ha sollevato prima miliardi di lire e poi milioni di euro.  

Ma Enza e la Tortorici hanno molto di più che “miseri” incarichi legali in ballo. Proprio qualche mese fa si è appreso che la Tortorici è tra i dodici partecipanti alla manifestazione d’interesse per la nomina di un direttore generale per l’Agenzia per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica.

Patrizia Tortorici, la cui storia professionale si incrocia spesso con quella di Madame Fifì è una delle voci più ascoltate nell’inner circle del governatore Palla Palla. Tortorici, una laurea in Scienze dell’informazione a Bari, ha amministrato la Cm Sistemi Sud dopo la parlamentare del Pd, della quale ha curato la campagna elettorale nel 2013, a riprova di una stretta vicinanza. Nel suo curriculum c’è anche l’esperienza da dg del Polo tecnologico per i Beni culturali della Regione, nomina arrivata nel 2010. Il suo percorso professionale è partito da dipendente del Crai e di Tesi, esperimenti (falliti) di innovazione tecnologica nell’area di Arcavacata. Insomma, di male in peggio.

Tornando alla sanità, Raffaele Mauro ormai è il nuovo Petramala. Se ne frega di tutti. Forte di quella sentenza Ferrentino di cui pare il CSM abbia copia. Una sentenza grazie alla quale è stato riconosciuto depresso per causa di servizio poche settimane prima di essere promosso a direttore generale. Un favore? No, assolutamente! Anche se il marito della Ferrentino, Vincenzo Martire, è stato trasferito in pianta stabile all’ASP.