Crotone 2020, la battaglia vincente di Voce: basta sindaci “telecomandati” dalla casta

Vincenzo Voce sta festeggiando con il suo staff. A Crotone si profila una bella serata di passione politica. La sfida non era proprio scontata, anzi nelle ultime ore si respirava un clima di incertezza ma le urne hanno sancito in maniera chiarissima il trionfo di Voce: è stato un vero e proprio plebiscito.

Voce aveva chiuso la sua campagna elettorale in Piazza Marinai d’Italia in mezzo ai crotonesi liberi che non volevano più che una casta di impresentabili, capeggiata da Enzo e Flora Sculco e dal “pupazzo” Antonio Manica (che sarebbe stato l’ennesimo sindaco “telecomandato”) facesse i suoi porci comodi invece di governare la città.

“Adesso dobbiamo andare sino in fondo e vincere l’ultima battaglia – aveva detto Voce -. Lo dobbiamo ai nostri figli. Dall’altra parte hanno schierato di tutto pur di vincere, ma sono convinto che i crotonesi daranno un segnale forte di cambiamento”. E così è stato.

CARO ANTONIO

Voce aveva anche lanciato un appello diretto al suo avversario “telecomandato”.

“Caro Antonio, capisco che sia difficile per te, che corri con 10 liste, pensare che qualcuno possa sostenere la mia candidatura senza fare accordi, senza pretendere e ricevere nulla.
Immagino che per i tuoi accordi con le dieci liste avrai accumulato un bel po’ di raccoglitori. La città non MERITA un SINDACO che non conterà nulla politicamente, come non contava nulla l’ex sindaco Pugliese nelle mani di Sculco.
Pensavi che l’area progressista che chiedeva discontinuità con la precedente Amministrazione sulla questione morale votasse te? Dai, siamo seri: già hanno votato me.
Tu, nella lontana ipotesi in cui amministrerai la città, avrai a che fare con i transfughi della SINISTRA che hanno tradito per OPPORTUNISMO.
Non sei credibile perché con te sarà eletto chi ha avuto la possibilità di cambiare la nostra città e non l’ha fatto.
Questa è la differenza con VOCE SINDACO.
Questa volta non ci sarà il voto disgiunto a premiarmi, ma solo un voto FORTE su VOCE.
I Crotonesi hanno già deciso a chi affidare la città.
NESSUN ACCORDO CON NESSUNO
Un accordo significa scambio, compromessi, tu mi dai questo, io ti do un’altra cosa. Questo lo lascio fare agli altri, a quelli del centrodestra che stanno implodendo.
Per quanto mi riguarda nessun accordo con nessuno significa solo una cosa: il prossimo Consiglio Comunale del sindaco Voce sarà rinnovato al 95% e ci sarà un unico ex consigliere uscente (Sorgiovanni).
Nella mia giunta non ci saranno assessori di quella parte del PD che aveva chiesto discontinuità con la precedente Amministrazione, così come non ci saranno assessori del PD cittadino che ha sostenuto Arcuri, o ex Sculchiani, o ex di tutto.
NESSUN INCIUCIO, fidatevi, e vedrete.

Se l’area progressista moderata convergerà su di me, come auspicavo prima del voto del 20 e 21 settembre scorso, motivo per il quale ho incontrato cordialmente Iacucci, lo farà perché dall’altra parte c’è il centrodestra e tanti ex di tutti, che sono stati responsabili del disastro Crotone. La convergenza ci sarà sul programma: ambiente, territorio, politiche sociali.
Il Movimento Tesoro Calabria di Carlo Tansi Due e le altre liste a noi collegate hanno scelto di correre da soli, perché la credibilità e la dignità non si perde per una manciata di voti. L’abbiamo fatto prima, figuriamoci adesso che siamo al ballottaggio.
Abbiamo rifiutato nelle nostre liste chi ha già amministrato e questo ci ha premiato. È irragionevole e inimmaginabile farlo adesso.
Il voto è libero in tutti i sensi e se una parte dell’area progressista crotonese alla fine ha espresso la volontà di votare VOCE, non posso che essere soddisfatto.
Aggiungo anche che il voto su di me convergerà da più parti perché sarà veramente libero. Lunedi 5 ottobre inizia una nuova fase per Crotone, che definirei storica”.