… E quindi uscimmo a riveder le stelle. Termina l’Inferno con questo verso Dante Alighieri, finale della prima cantica di una Commedia che trasferiamo al calcio giocato e a quel Crotone capace di compiere gli stessi passi del Sommo poeta lungo l’arco della sua stagione d’esordio nel massimo campionato.
Da un girone – d’andata – duro, insomma infernale, ad una via attraverso cui ottenere la salvezza cioé il paradiso. In mezzo un purgatorio di gare andate a vuoto, una montagna da scalare faticando anche solo per racimolare un punto. Da matricola dannata, destinata alla retrocessione – fine peraltro già toccata a Pescara e Palermo –, a orgogliosa compagine redenta: questo il cammino dei ragazzi di Davide Nicola, un percorso accidentato che, grazie a un finale in rimonta, ha regalato ai rossoblu il tanto agognato e strameritato quart’ultimo posto.
Nel mentre, tuttavia, l’Empoli boccheggia – un po’ come ha fatto per tutto il resto del campionato – seguito a ruota dal Genoa dell’esonerato e poi richiamato Ivan Juric.
Arriva così la trentunesima giornata e anche l’Inter cede il passo a un Crotone senza più nulla da perdere. La doppietta di Falcinelli sa tanto di canto del cigno, se non fosse che alla vittoria per 2-1 sui nerazzurri segue l’1-1 di Torino in cui Simy risponde a Belotti e la rimonta al Ferraris di Genova sulla Samp per due reti a una, con Falcinelli e Simy ancora sugli scudi. Marcia da capolista il Crotone di Nicola e da capolista si comporta quando blocca sull’1-1 allo Scida il Milan di Montella.
Incredibile ma vero, il punteggio ottenuto con i rossoneri a fine aprile sta addirittura stretto ai calabresi, complice il gol regolare del possibile doppio vantaggio annullato a Trotta (che aveva segnato il gol dell’1-0). Ma la contemporanea sconfitta dell’Empoli per mano del Sassuolo riapre finalmente la corsa alla salvezza. Perché dopo 34 gare il Crotone ha avvicinato a 4 punti l’Empoli e a 5 il Genoa.
La trentacinquesima giornata, di conseguenza, si trasforma nel dentro o fuori che non t’aspetti. Empoli e Genoa devono vincere per non venir raggiunte dalla galvanizzata compagine rossoblù, il Crotone dal canto suo, ha l’obbligo di liquidare il Pescara sperando in un passo falso di una fra le due rivali.
Sul terreno dei biancazzurri Falcinelli e compagni faticano a trovare la via del gol, serve così una botta da fuori di Aleksandăr Tonev per dare ossigeno alla fiamma che anima i calabresi. La reazione dell’Empoli è veemente: ne fa tre al Bologna rispedendo al mittente i tentativi di sorpasso. Più complicato il discorso per il Grifone, salvato nel finale da un Lamanna para-rigori sul tiro dal dischetto dell’interista Antonio Candreva. L’estremo difensore salva così l’1-0 firmato Pandev e annulla, di fatto, lo sforzo di marca crotonese.
Ma è alla trentaseiesima giornata che accade l’imponderabile. Il Crotone vince ancora sull’Udinese (1-0, gol di Rhoden) ma l’Empoli perde incredibilmente a Cagliari e il Genoa fa lo stesso addirittura sul campo del Palermo già retrocesso e così i rossoblu si avvicinano ad una sola lunghezza dall’Empoli e a due dal Genoa.
E alla trentasettesima e penultima giornata, la sconfitta sul campo della Juve è indolore perché anche i toscani perdono (in casa) con l’Atalanta e anche se il Genoa battendo il Torino si mette definitivamente in salvo, la corsa per restare in serie A è più che mai aperta e vive il suo fantastico epilogo con l’ultima magica giornata che sancisce: Crotone salvo, Empoli retrocesso.