Egregio Presidente, cosa sa lei degli escrementi dei volatili?

Egregio Presidente del Tribunale di Cosenza, mi scuserà se mi rivolgo di nuovo a lei, ma siamo quasi arrivati al punto di non ritorno. La situazione sotto il profilo della legalità al Comune di Cosenza ha superato la soglia di guardia.

Nonostante le continue legittime richieste di vedere pubblicate, come dice la Legge, le determine dirigenziali con tutti gli allegati sull’albo pretorio on line, al Comune se ne fregano altamente. Hanno capito che c’è chi li controlla giornalmente  e sanno che attraverso gli allegati qualcuno può scoprire le loro magnane, così hanno deciso, in barba alla Legge, di non pubblicarle. Tanto nessuno gli dice niente.

Egregio Presidente, se non interviene Lei qui finisce male. Ci sarà pure qualcuno che ha il coraggio e l’autorità per dire al Comune di rispettare la Legge al pari di tutti i cittadini! Eccheccosè!  Non sono mica immuni alle regole. Possibile che vi fa tanta paura Occhiuto?

Signor Presidente del Tribunale, mi dica Lei a chi dobbiamo rivolgerci per avere un minimo, non dico assai che se no poi ci abituiamo, di legalità? Io pensavo che rivolgendomi alla massima autorità dello stato preposta a far rispettare la Legge, sarebbe bastato per ristabilire il minimo indispensabile di trasparenza amministrativa, necessaria per una convivenza civile. Ma così pare non è. Neanche a Lei danno retta.

Ora, capisco che Lei non può commentare le sentenze, che non può tirare le orecchie ai corrotti, che non può sbattere fuori i collusi con la ‘ndrangheta, che non può licenziare chi prende le bustarelle, che non può mettersi contro la cupola, ma almeno un ammonimento  al Comune chiedendogli di rispettare questa semplice regola, lo può fare?

Altrimenti non capisco quali sono le sue funzioni. Che ci sta a fare dov’è? A Cosenza si dice: l’hanno messa lì ppi mazzu i scupa? Non penso. E allora si faccia coraggio che la gente è con lei.

Per farle capire l’importanza di un suo intervento, le faccio un esempio: noi abbiamo pubblicato tutte le determine che nell’ era Pecoraro/Cucunato, sotto la guida Occhiuto, sono state generosamente elargite al Tribunale.

A parte che parlare di lavori urgenti (la Legge, come lei sa, in materia è chiara: gli affidamenti diretti e le somme urgenze vanno rigorosamente motivate) per cambiare le tende, le lampadine, i lampadari, le scrivanie negli uffici dei giudici, non mi pare rientri nei parametri previsti dalla Legge sulle urgenze, ma lasciamo stare; dentro queste determine c’è la n° 1850 del 30-06-2015, valore 11.285€: in questo caso, l’urgenza è determinata dalla presenza di escrementi di volatili ed altro materiale nel sottotetto del Tribunale, che potrebbe creare gravi problemi igienico-sanitari. In questo caso si procede alla bonifica e alla installazione di reti anti-intrusione dei volatili.

Bene, tralasciando il significato di “urgenza” che già questo basterebbe a capire l’imbroglio, quello che vogliamo farle capire egregio Presidente è che giorno 14.10.2016 il Comune con la determina n°  2079/2016 ha autorizzato la liquidazione della fattura per lavori di disinfezione, disinfestazione e pulizia sottotetto del Tribunale Ordinario di Cosenza e derattizzazione intero stabile, atto pubblicato sull’albo pretorio del Comune senza allegato.rete

Ora, le chiedo, volendo comparare le due determine per qualsivoglia motivo: come si fa a capire, ad esempio, se la fattura contenuta nella delibera n°1850 del 30-06-2015, valore 11.285 € che risulta già pagata, è la stessa di quella contenuta in quest’ultima  determina n°  2079 del14.10.2016, visto che entrambe parlano di pulizia del sottotetto del tribunale, oppure è una nuova fattura relativa ad un nuovo intervento?

Non si può capire perché manca l’allegato. Ma ammettiamo che è relativa ad un nuovo intervento, allora si può dire, visto il ripetersi dell’intervento, che il Tribunale necessità di una pulizia periodica del sottotetto per via degli escrementi dei palummi che lì risiedono da sempre. Ma se così è, questo cozza sempre con la delibera 1850 del 30-06-2015 che dice chiaramente: si procede alla bonifica del sottotetto del Tribunale, e alla installazione di reti anti-intrusione dei volatili per la soluzione definitiva del problema.

Dunque, se abbiamo installato una rete anti-intrusione dei volatili, a quale pulizia del sottotetto si riferisce l’ultima determina (determina n°  2079 del 14.10.2016)? Il sottotetto è stato BONIFICATO e CHIUSO, come da determina 1850 del 30-06-2015 . I palummi non dovrebbero esserci più.

Due sono le cose: o stiamo pagando due volte la stessa fattura, oppure la prima determina (quella delle reti anti-intrusione) è palesemente un determina farlocca. Abbiamo pagato l’installazione della rete senza che nessuno la montasse veramente, perciò il sottotetto necessità di pulizia periodica. E bisogna fare intervenire periodicamente la ditta a pulire. Oltre al danno la beffa. Si dice di montare la rete solo sulla carta, per dare l’idea di voler risparmiare sugli interventi periodici di bonifica, in realtà non si fa, e  si mantiene l’appalto delle”pulizie”. Che tra ragni, topi, iattuli e palummi, a fatica c’è sempre. E questo è il primo esempio che mi è venuto davanti.

Come facciamo a capire se tutto questo è frutto della mia fantasia o corrisponde al vero senza gli allegati? Ora capisce anche lei perché è importante la trasparenza.  Ed è per questo che le chiedo un intervento decisivo. E se lei proprio non trova il coraggio di intervenire lo chieda a sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza, forse lui qualcosa in più può fare. Ma io resto fiducioso in una sua presa di posizione. Perché so che prima o poi la Giustizia come la Libertà e la Verità, trionfano sempre. E a fare “prima” potrebbe essere proprio Lei. Grazie e mi scusi la cifra stilistica.

GdD