Fase 2, i soldi dall’Europa li vedranno i calabresi o solo i politici calabresi (bipartisan)?

I soldi dall’Europa li vedranno i calabresi oppure solo i politici calabresi?

Arriveranno (speriamo presto) i soldi dall’Europa del recovery founding ed all’Italia spetteranno 172 miliardi di cui 82 a fondo perduto ma mentre nella gran parte del resto d’Italia ci si interroga sul fatto se arriveranno subito o meno, se ci saranno criteri di erogazione veloci e a fondo perduto per coloro i quali sono in difficoltá, se tutte le categorie produttive, lavorative e sociali saranno coinvolte come si deve, in Calabria, vista la “qualità” e l'(im)produttività dei politici calabresi la discussione verte e ahinoi verterá su altro. Infatti non si può non notare che mentre siamo in piena fase 2 con un’emergenza economica e sociale che farebbe rabbrividire qualsiasi politico che abbia un minimo di spessore culturale e di interesse sincero verso il bene collettivo cercando di trovare soluzioni concrete mattina, pomeriggio, sera e notte, i politici calabresi hanno pensato bene in maniera bipartisan di aumentarsi i vitalizi, sì avete capito bene e se non ci fosse da piangere verrebbe da ridere.

È vergognoso quello che è successo nella seduta del Consiglio regionale calabrese in quanto hanno approvato, all’unanimità, una legge che consente loro di prendere il vitalizio anche nel caso la loro elezione venga annullata o di fine anticipata della legislatura.

Ma non basta: la squadra della Santelli, per placare le polemiche interne alla maggioranza, in quanto parecchi dei consiglieri regionali erano rimasti a secco di nomine, ha istituito una nuova commissione regionale che si aggiunge a quelle esistenti (e improduttive ovviamente) il cui costo di circa 500.000 euro graverà sui calabresi ma in compenso placherà gli animi degli “scontenti” e servirà anche a creare nuove poltrone in termini di staff, collaboratori e quant’altro… il tutto con il tacito consenso della Santelli, che a chiacchiere denuncia “i famosi 800” stipendiati dalla Regione non si sa bene per che cosa senza fare nulla di concreto al momento ed inoltre nei fatti sapendo bene che questo consiglio regionale non può cadere in quanto per prima lei (che si é dimessa da deputata) resterebbe praticamente senza lavoro e dunque si presta a questi giochini.

Basandosi su ciò, con quali presupposti questa classe politica potrà portare la Calabria fuori da questa crisi?

Cari calabresi, perdete le speranze sul fatto che il coronavirus avrebbe potuto “addolcire” l’animo dei politici calabresi, per loro la priorità é una sola: il loro portafoglio.

Ma non si rendono conto che stanno tirando troppo la corda, infatti concludiamo con una nota positiva ovvero che stiamo avendo tantissime richieste per organizzare una manifestazione alla Cittadella regionale. Il coronavirus non ha svegliato i politici ma i cittadini hanno aperto definitivamente gli occhi e trovato quel coraggio che fino a ieri mancava.

Riscatto Del Sud