Lamezia, corruzione all’aeroporto: la “piovra” Pasquale Torquato e i suoi protettori

Pasquale Torquato, detto "la piovra"

Tra gli indagati dell’operazione “Eumenidi” ovvero quella che ha scoperchiato il pentolone della corruzione all’aeroporto di Lamezia Terme e all’interno della Sacal, c’era anche Pasquale Torquato, vicesindaco del Comune di San Mango d’Aquino (successivamente si è dimesso prima di riprendersi il Comune con una serie di prestanome), che avrebbe segnalato il nome del figlio Luigi Torquato. Il faccendiere è tornato alla ribalta delle cronache per la meravigliosa fotografia (che abbiamo pubblicato qualche tempo fa) che lo ritrae insieme al procuratore Gratteri nel corso di una manifestazione nel suo paese.  Pasquale Torquato, legato a doppio filo al consigliere regionale Antonio Scalzo (oggi protagonista del salto della quaglia che lo ha portato dal centrosinistra al centrodestra), detto non a caso “la piovra”, è una nostra vecchia conoscenza. Lo abbiamo incontrato qualche tempo fa quando ci siamo occupati del gran casino dell’Arpacal. Ecco la documentazione in nostro possesso.

Ci è arrivata una interessante lettera in redazione relativa all’inchiesta che stiamo conducendo ormai da un po’ di tempo sull’Arpacal. 

Il nostro lettore, in particolare, si interessa delle indagini che ci furono sul servizio di pulizie e sugli intrecci di un certo Pasquale Torquato. 

“… Il servizio di pulizie – scrivevamo – per un certo periodo pare sia stato svolto da una ditta amministrata da Luciano Costanzo (Euroservice srl), legato a Pasquale Torquato, entrambi di San Mango d’Aquino.

Torquato, noto per aver subito un atto intimidatorio quando era vicesindaco di San Mango, è ai vertici della Commissione per l’Emersione e si destreggia  bene tra le varie fazioni politiche, sia di centrodestra quanto di centrosinistra. E vanta una lunga esperienza nella struttura del Commissariamento dell’Emergenza Ambientale essendo stato uno stretto collaboratore del sub Commissario Basile. Ha continuato ad operare presso l’ente emergenziale fino allo scioglimento sopravvivendo ai vari cambi politici che si sono susseguiti.

Uno dei maggior sponsor di Torquato è il consigliere regionale Antonio Scalzo, che elettoralmente è detentore di un grosso pacchetto di voti.

Antonio Scalzo
Antonio Scalzo

Tra gli altri componenti di una “struttura” non meglio definita nei suoi contorni non poteva certamente mancare Pietro De Sensi, anch’esso in possesso di una buona dote elettorale (la sorella Gabriella alle elezioni comunali di Lamezia ha superato le 500 preferenze).

La “struttura cosentina” di Opus Dei fondata da “Josemarìa Escrivà de Balaguer” è il luogo dove la lobby studia e realizza i “progetti”, definizione volutamente sarcastica.

cooperadores_20140211155252542112Va detto che i vari componenti trovano enormi benefici dall’appartenere alla lobby e vi spieghiamo anche perché. La moglie del Torquato, come del resto alcuni congiunti del dottore Scalzo sono assunti nella ditta di Costanzo e percepiscono lauti stipendi, anche se, pare, non brillino certo per presenza…

La ditta di Costanzo riceve incarichi e vince appalti o subappalti da tutti gli uffici, ospedali ed enti della Regione anche se non proprio nel rispetto delle leggi.

Il commissario Arpacal Maria Francesca Gatto acquisisce credenziali oltre ogni aspettativa, garantendosi, oltre alle importanti protezioni dei servizi (segreti) anche quelle dei consiglieri regionali ostici a Palla Palla…”. 

E qui ci fermiamo per dare spazio al nostro importante lettore, che ci spiega altri risvolti di questa vicenda. 

Egregio Direttore,

con riferimento al suo articolo del 18 agosto scorso dal titolo “Il gran casino dell’Arpacal: l’Opus Dei meglio della massoneria. Il ruolo di Antonio Scalzo e dei clan”, credo sia utile per tutti coloro che leggono quotidianamente il suo giornale precisare alcuni aspetti importanti.
Nell’articolo, quando si fa riferimento alla moglie del Torquato, sarebbe opportuno precisare che la signora (Carmela Cicco) risulta essere socia della Euroservice Srl insieme a suo fratello Eugenio Cicco (cognato di Torquato).
A riprova di ciò basta verificare nella visura camerale come la residenza della signora Cicco (moglie di Torquato) risulta essere lo stesso indirizzo di residenza dello stesso Torquato (marito).
Leggendo la visura camerale, ci si accorge che lor signori (il consigliere regionale Scalzo, i fratelli di Scalzo, Luciano Costanzo, Torquato, il cognato di Torquato, la moglie di Torquato e diversi politici di centrodestra e centrosinistra) fanno affari, in particolare nel settore delle pulizie, sin dal 1993, anno di costituzione della società Euroservice.
L’appalto più longevo, sul quale mai nessuno di destra o di sinistra ha speso una sola parola perché compiacente, è quello dell’ospedale di Lamezia Terme, da sempre affidato alla Euroservice.
Le segnalo inoltre alcuni link di articoli di stampa relativi ad una inchiesta giudiziaria che ha visto coinvolta la Euroservice Srl in una brutta vicenda relativa ad un appalto a Palermo.
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
Se n’è occupata anche La Repubblica di Palermo. 
CORRIERE DELLA CALABRIA
Di tale vicenda se ne era occupato il Corriere della Calabria che, stranamente dopo sole 48 ore, come per magia fece sparire i relativi articoli dal sito internet. Le male lingue (quelle che ci azzeccano sempre), anche per questa vicenda giornalistica, riferiscono che a far perdere traccia degli articoli sia stato la piovra Torquato: silenzioso uomo degli imbrogli, mentore e regista occulto della Euroservice Srl., senza ovviamente mai apparire in alcuna occasione.
Scaltro Torquato, finora nessuno è riuscito a beccarlo con le mani nella marmellata. Ma lui le mani le fa sporcare ai parenti, che marito affettuoso!
Dagli uffici dell’ASP ci riferiscono che i lauti guadagni della Euroservice Srl non provengono dall’importo a base d’asta aggiudicato con ribasso ma dalle tantissime prestazioni straordinarie autorizzate, da vari dirigenti e politici compiacenti, perché, nei fatti, tali prestazioni vengono svolte in maniera ricorrente e molto ben remunerate (anche per pagare le campagne elettorali, viaggi a roma, cene nei migliori ristoranti calabresi e romani).
Domenico Basile
Domenico Basile
Infine le ricordo che il Torquato fu indagato e perquisito nella sua abitazione così come l’On. Domenico Basile e l’On. Giuseppe Chiaravalloti, nel corso dell’inchiesta denominata “Poseidone” condotta dal dott. De Magistris (anno 2010).
In quel periodo Torquato aveva svolto mansioni di capo segreteria dell’allora assessore regionale all’ambiente Basile (Giunta Chiaravalloti).
Anche in questa occasione la piovra Torquato, con i suoi tentacoli di soldi sporchi posizionati ovunque, è riuscito a far perdere traccia della sua posizione giudiziaria.
Chiaravalloti
Chiaravalloti
Le stesse cattive voci di sopra dicono che sia riuscito, da buon parassita, ad approfittare e accusare gli amici indagati uscendo da tutto, le carte che riguardavano la piovra si sono poi “smarrite” negli uffici giudiziari di Catanzaro.
Luigi De Magistris
Luigi De Magistris
Un mago questo Torquato, un illusionista di professione. Ad oggi nessuno è riuscito a svelare i suoi trucchi, è il più bravo sul mercato, continua a restare a galla sia a destra che a sinistra.
Ma una giustizia almeno esisterà, una su questa Terra che ha perso ogni valore e sensibilità.
Affido a Lei la verità, quella che coraggiosamente racconta ogni giorno, sapendo che ne farà buon uso.
Lettera firmata