Spett.le redazione Iacchite’
Mare sporco
La depurazione dei liquami fognari comporta costi, non di poco conto, che vanno dalla gestione alla manutenzione dell’impianto e dei macchinari di movimentazione, e le spese di energia hanno una elevata incidenza.
Se non si è disposti a sostenerne i costi una cosa molto facile ed economica, ma chiaramente illegale, può essere quella di affidare il tutto a “madre natura” scaricando nei corsi d’acqua e, quindi, a mare.
Il problema è che i liquami sono visibili, soprattutto in estate quando i corsi d’acqua sono in secca, e l’operazione potrebbe non passare inosservata; d’inverno nessuno si preoccupa del mare e comunque le “città” delle seconde case sono vuote, ma da giugno in poi ogni fine settimana si rianimano e producono liquami, se si pone la necessità dello smaltimento la buia notte può venire in aiuto.
L’occasione più ghiotta che si può presentare per scaricare i liquami in modo diciamo anonimo oltre che massivo può essere quella di aspettare la pioggia: un buon temporale, avvenimento al quale di solito si accompagna il mare agitato, quando non si balnea.
In tali circostanze è difficile notare i liquami miscelati con le torbide acque delle fiumare in piena, una volta in mare le sabbie ed i limi trasportati dalla corrente sedimentano, dei liquami ne sedimenta solo una parte che si deposita sulle pietre dove forma una sorta di pellicola biologica che le rendono sgradevolmente viscide e ce ne accorgiamo mentre si fa il bagno e ci andiamo con i piedi di sopra, il resto galleggia o rimane sospeso nell’acqua salata ma, a questo punto, le correnti marine avranno allontanato il tutto dal punto dove è avvenuto il riversamento.
Una cosa che si riscontra di frequente durante il bel tempo è legata al regime delle brezze; la mattina spirano da terra e la schiuma di eventuali scarichi abusivi notturni viene portata al largo, il mare a riva è bellissimo, con il riscaldamento dell’aria la brezza inverte la direzione spirando verso terra ed ecco che le schiume tornano a riva, più o meno verso la stessa ora, tutti se ne accorgono e inizia lo scambio delle immagini sui social.
Se pensiamo a quanto accaduto il 2 di luglio scorso, ci accorgiamo che – combinazione – il giorno prima c’era stato proprio nella zona tirrenica cosentina un bel temporale.
Andando indietro nel tempo, lo scorso anno il Tirreno ci ha regalato delle belle giornate di mare, evidentemente i liquami sono stati trattenuti, poi verso Ferragosto c’è stata la pioggia ed abbiamo ancora in mente quello che si è visto…
Roberto Dodaro