Lettere a Iacchite’: “Lo strano caso dei tirocinanti senza rimborso”

Salve, sono qui per l’ennesima puntata sui tirocinanti di area 3 Regione Calabria/MiBac (riferimento bando: http://portale.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view_bando.cfm?1085).

Ad aprile 2019 dopo soli 3 anni di attesa i “vincitori” del bando di area 3, dopo aver sostenuto un colloquio nel 2018 in materia di diritto amministrativo e pubblico (il bando era suddiviso in 3 aree: area 1 e 2 hanno iniziato nel 2018 e terminato il percorso a febbraio 2019), sono stati assegnati nelle varie sedi del MiBac e in Calabria è iniziato quindi il tirocinio, in cui all’interno degli uffici ci prodighiamo ad aiutare i funzionari nelle varie mansioni.

Fin qui tutto bene, il primo mese è volato ma di soldi (600€) neanche l’ombra, uno dice vabbè un mese di attesa ci sta anche perché bisogna fare verifiche ecc.. e infatti a fine maggio ci giunge notizia che i pagamenti sono pronti e iniziano ad arrivare gli accrediti. Bene, finalmente iniziano a sistemarsi le cose. Ma gli accrediti non arrivano a tutti, ci sono tirocinanti che per un motivo o per un altro non ricevono alcun pagamento. Sì dice per problemi vari, perché (giustamente…) le verifiche del caso sì fanno il giorno dei pagamenti, non prima in modo da dare il tempo a chi ha la sfortuna di avere determinati problemi di mettersi “in regola”…

Fatto sta che a fine maggio la maggior parte ha ricevuto l’accredito e queste poche persone no. Nei primi 10 giorni di giugno queste persone ricevono la notizia che è tutto ok e che a fine giugno riceveranno due accrediti, uno per il mese di aprile e uno per il mese di maggio. Ma la parte bella arriva adesso: ad oggi 12 luglio nessuno e ripeto nessuno ha ricevuto 1 centesimo, i pochi che riescono a contattare la Regione per avere notizie ricevono motivazioni ogni volta diverse.

Stessa cosa per chi contatta Calabria Lavoro, azienda che si occupa dei pagamenti: motivazioni svariate e fumose tra cui anche un cortese invito a “non rompere il…..” o che “per legge non sono tenuti a pagarci ogni mese”, anche se il bando parla di sussidio mensile. Per di più chi è impegnato in questo tirocinio, ci tengo a ricordare, non può avere nessun altro rapporto lavorativo, che sia un contratto a termine o una prestazione occasionale, in quanto incompatibile con il tirocinio stesso.

Quindi l’unico sostentamento sono questi 600€ che non si sa quando verranno mandati. Oltre a tutto questo scopriamo che l’assicurazione stipulata non permette a noi tirocinanti di “uscire” dai luoghi in cui siamo stati assegnati, quindi, ad esempio, un tirocinante archeologo non può andare su uno scavo col suo funzionario di riferimento perché l’assicurazione non copre le missioni ecc. Tra i tirocinanti inizia a diffondersi uno strano pensiero, visto che il bando è stato realizzato con fondi europei e lo sappiamo tutti che i fondi, una volta approvato il bando vengono stanziati: non vorremmo che dopo 3 anni la parte riservata ad area 3 sia stata utilizzata in maniera non tanto lecita per altro e che ora ogni mese per pagare noi devono fare i salti mortali… Intanto noi continuiamo a lavorare in qualità di volontari senza alcun rimborso.

Lettera firmata