Lettere a Iacchite’: “Pulizie all’Unical, noi lavoratori vi raccontiamo come ci sfruttano senza vergogna”

Siamo i lavoratori e le lavoratrici della ditta di pulizia dell’Unical, noi che scriviamo questa lettera siamo regolarmente assunti da Snam e tramite agenzia interinale anche da un’altra agenzia CSF. Lavoriamo ormai da molti anni all’Unical, alcuni l’hanno vista cambiare e modificarsi nel tempo, crescendo insieme a lei. L’azienda Snam è l’ultima che ha vinto un appalto stilato dall’Università della Calabria ma noi già precedentemente, con altre aziende, svolgevamo il nostro lavoro presso l’ateneo di Arcavacata. Oggi vogliamo rivolgerci, attraverso questa lettera, a tutti gli studenti e le studentesse, a tutta la comunità accademica dell’Unical ma anche ad altri lavoratori che si trovano nelle stesse nostre condizioni, al Magnifico Rettore Nicola Leone, ed infine all’azienda vincitrice dell’appalto Snam Lazio Srl.

Quando nel 2022 l’azienda vinse l’appalto quest’ultima, insieme ai sindacati, ci avevano assicurato che le nostre condizioni lavorative sarebbero migliorate e che nessun posto di lavoro si sarebbe perso. Avremmo fatto più ore e avremmo guadagnato di più a fine mese. La realtà però è molto diversa perché ad oggi solo un ristretto numero di lavoratori riesce ad avere un monte ore in grado di portare a casa uno stipendio dignitoso. Ci troviamo costretti quindi a scrivere queste lettera per informare delle nostre condizioni di lavoro e per dire a tutti quelli che ogni giorno passano per i cubi dell’Unical che il lavoro di pulizia che c’è dietro il Campus non è che il frutto di un vero e proprio sfruttamento. Il nostro compenso orario si aggira intorno ai 5 euro, portiamo addosso indumenti e scarpe, vecchie e consumate, e le poche ore di lavoro (3-4 al giorno) non bastano quasi mai per pulire da soli, molto spesso, interi cubi o coprire centinaia di metri quadri, come ci viene detto dall’azienda e per questo abbiamo dei ritmi insostenibili.

Non siamo più in grado di tollerare questo. Siamo madri e padri di famiglia, ragazzi e ragazze che hanno una vita davanti a se. Non vogliamo più essere sottoposti a questo ricatto e chiediamo semplicemente di poter svolgere al meglio il nostro lavoro. Un lavoro dignitoso che abbiamo svolto sempre con la massima professionalità, con impegno e dedizione nonostante tutto. Ora però vogliamo che il Rettore sappia cosa si nasconde dietro il Campus d’eccellenza e dietro a quel primo posto tra gli atenei d’Italia conquistato dall’Università della Calabria per i servizi che concede agli studenti. Vogliamo indumenti, scarpe e attrezzature nuove, vogliamo lavorare più ore per consentire un migliore servizio a tutta la comunità universitaria, per alleggerire il nostro carico di lavoro, e per avere una paga dignitosa a fine mese considerando l’aumento dei prezzi e delle bollette.

Il comitato dei lavoratori delle pulizie dell’Unical