Lettere a Iacchite’: “Sanità, il caso Puzzonia e la lezione per Palla Palla”

Egregio Direttore,

a proposito di sanità, nel regno di Oliverio – Palla Palla – Houdini (il grande illusionista che tra la fine dell’Ottocento ed inizi del Novecento, strabiliò il mondo per la capacità di liberarsi da manette, corde, camicie di forza, ma soprattutto catene) continua as accadere di tutto.

E’ notizia di alcuni giorni fa che il giudice del lavoro del Tribunale di Catanzaro, ha rigettato la richiesta di risarcimento danni avanzata da Pasquale Puzzonia, di circa 500 mila euro nei confronti della Regione Calabria.

Il ricorso al TAR era stato intentato da Puzzonia, sulla base della revoca, ritenuta illegittima, dell’incarico da Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Lo stesso infatti, ero stato nominato Direttore Generale nel luglio 2009 con contratto quinquennale.

Dopo un anno tuttavia, venne rimosso per gravi motivi legati al disavanzo finanziario a consuntivo 2009, pari a oltre 51 milioni di euro e risultati in ulteriore perdita nel 2010.

Il Giudice del Lavoro, con sentenza 1021/2017 ha confermato la legittimità della rimozione dall’incarico, da parte della Regione, ai sensi dell’art. 14 della Legge Regionale 11/2004 che recita testualmente: “… l’incarico di Direttore Generale può essere revocato prima della scadenza contrattuale ove la Giunta Regionale, in contradditorio con l’interessato, accerti gravi violazioni dei doveri dell’ufficio, ovvero inadempienze agli obblighi contrattualmente assunti o agli obiettivi assegnati. In ogni caso il mancato raggiungimento dell’equilibrio economico determina automaticamente la decadenza dall’incarico…”.

E’ evidente quindi che la politica dell’epoca (Scopelliti Commissario ad Acta), con la rimozione di Puzzonia, abbia favorito in modo legittimo l’ascesa a Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza “dell’amico” Gangemi.

La stessa politica (di segno opposto e che doveva rappresentare una discontinuità con il passato), a parità di condizioni (commissariamento e legge regionale 11/2004), in modo illegittimo non solo non rimuove i direttori generali di nomina politica, per non aver raggiunto il pareggio di bilancio (ad eccezione dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e Reggio Calabria), ma addirittura li premia con decine di migliaia di euro ciascuno, per aver raggiunto gli obiettivi che evidentemente per Oliverio – Palla Palla – erano l’aumento del deficit nella sanità, l’aumento della migrazione sanitaria e il mancato rispetto dei LEA.

Non ci rimane a questo punto aspettare che il Governatore si incateni (per stare fermo e non fare altri danni, e non solo nella sanità), sperando che a differenza di Houdini non riesca a liberarsene…

Lettera firmata