Mafia Capitale, il “Mondo di Mezzo” diventa film. Anteprima al cinema Garden

Il potere del mattone, i danni della cementificazione, la connivenza tra politici e palazzinari: in poche parole traffici e illegalità sfociate in Mafia Capitale. È quanto ripercorre ‘Il mondo di mezzo’, il film del regista cosentino Massimo Scaglione proiettato in anteprima ieri sera al cinema Barberini di Roma e che uscirà da domani nelle sale italiane in contemporanea con la proiezione di domani sera, giovedì 4 maggio, al cinema Garden di Rende.

Il film è ambientato a cavallo tra gli Anni 70 e i giorni nostri: l’imprenditore, re delle costruzioni, Gaetano Mariotti, interpretato da Tony Sperandeo, emigra dal Sud a Roma e, dimostrandosi senza scrupoli, porta avanti la sua attività corrompendo politici e uomini delle istituzioni. Prenderà poi il suo posto il figlio Tommaso, interpretato da Matteo Branciamore, inizialmente contrariato, poi convinto a portare avanti il lavoro del padre allo stesso modo.

Le location utilizzate vanno da Cirella a Diamante, da Cosenza a Roma.

Il film era stato presentato il 27 aprile alla stampa con una visione in anteprima e conferenza stampa presso la sala della Protomoteca al Campidoglio.

Alla presentazione, oltre ai protagonisti del film, anche il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito: “È un film coraggioso e forte come la verità. Un film che mette in evidenza 10 anni di malgoverno della nostra citta’, e come su urgenze ed emergenze si sia lucrato invece di risolvere i problemi dei cittadini”.

Con questo film “inconsapevolmente ho riproposto un cinema di indignazione, quello che negli Anni 60 e 70 ha dato una magnifica stura ai movimenti per i diritti dei cittadini, che strappavano l’immmagine alla realtà portandola sullo schermo”, ha detto Scaglione a proposito del film.

Nel lungometraggio sono presenti immagini di repertorio che evidenziano avvenimenti reali di vita politica degli ultimi anni girati dallo stesso regista quando era consulente in Campidoglio per l’ufficio immagine del sindaco. Ad un certo punto, infatti, tra le altre cose appare Walter Veltroni in compagnia di Shimon Peres: “Ho oltre mille ore di questo materiale di archivio- spiega il regista-. Ma io non voglio accusare nessuno”.

Con questo film spiega di non prendersela con destra o sinistra ma con “corrotti e corruttori”.

L’anteprima di ieri sera è stata un trionfo: il potere politico è stato finalmente messo a nudo e l’uscita de “Il mondo di mezzo” in oltre cento sale è una sorta di piccola “rivoluzione” in un panorama dominato dai colossi Warner, Rai e Medusa che lasciano ben poco spazio al cinema di indignazione.