Mazzette a Catanzaro. Il Gup di Salerno condanna Manna a 2 anni e 8 mesi di reclusione

Il Gup di Salerno ha inflitto 2 anni e 8 mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari all’avvocato Marcello Manna, (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Riccardo Olivo) attuale sindaco di Rende e presidente di Anci Calabria. Uguale pena è stata comminata all’ex presidente della Corte di assise di Catanzaro, Marco Petrini (difeso dall’avvocato Francesco Calderaro). Il magistrato ha escluso l’aggravante mafiosa e concesso le attenuanti generiche. Gli imputati nel processo hanno goduto dello sconto di pena previsto dal rito abbreviato.

Ol 30 maggio 2019 Manna ha consegnato a Petrini la somma di 5000 euro in contanti all’interno una busta da lettere contenuta in una cartellina da studio, data al giudice nel suo ufficio. In cambio Petrini ha alterato «la dialettica processuale inquinando, metodologicamente, l’iter decisionale della Corte d’Assise d’Appello da lui presieduta» emettendo una sentenza di assoluzione nei confronti dell’imputato Francesco Patitucci, difeso da Manna, già condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 30 anni di reclusione per concorso nell’omicidio di Luca Bruni avvenuto a Castrolibero il 3 gennaio 2012. La sentenza d’appello che assolve Patitucci, emessa il 4 dicembre 2019 è stata «contaminata in radice dagli eventi corruttivi».
Non solo. Petrini ha a sua volta sollecitato Manna a intervenire in favore di un giovane regista di Lamezia Terme, cugino della moglie di Petrini, presso Giuseppe Citrigno, presidente all’epoca della Calabria Film Commission. Di mezzo c’era l’attribuzione di un contributo, stabilito dal bando di gennaio 2019, “per l’attrazione e il sostegno di produzioni audiovisive e cinematografiche nazionali e internazionali nel territorio della Regione Calabria”. Il regista ha ottenuto un contributo di 175mila euro a seguito di stipula della convenzione avvenuta in data uno ottobre 2019.