Paola. La giunta “evoca” la Saragò: spiritismo e altre “storielle” comunali

Fonte: Marsili Notizie (Paola, la giunta evoca la Sarago)

Dopo aver dato prova di infallibile perizia nello stendere atti viziati nella forma, la giunta comunale paolana si è cimentata in una nuova impresa che, come al solito, l’ha vista eccellere nella padronanza di arti sovrannaturali rasentanti l’illogicità.

Della facoltà di solcare il tempo come una lama calda che affonda nel burro, è già stato narrato (quiquiqui e qui per un assaggio della saga dedicata al tema), ma della capacità di evocare presenze a piacimento, fino ad ora, nessuno si era mai spinto a parlare.

Ebbene, l’ultimo tabù è stato infranto proprio di recente, precisamente alla data del 21 Aprile scorso, quando l’esecutivo composto dal sindaco Roberto Perrotta, e dagli assessori Antonio (Tonino) Penna, Grazia Surace, Alessio Samà e Salvatore Romito, si è riunito al Sant’Agostino per deliberare la «Concessione area verde in corrispondenza della rotatoria bivio “cimitero alla soc. Editoriale “DIEMMECOM”».

Nell’occasione in cui è stato stabilito che sotto al camposanto verrà eretto un supporto utile a diffondere immagini prodotte dalla DIEMMECOM – utili (forse) oltre che a distrarre i guidatori di passaggio, anche a dare note di colore all’eterno riposo dei defunti soprastanti – l’unica assenza registrata è stata quella della vicesindaco Marianna Saragò.

Una mancanza certificata dalla griglia iniziale che fa da frontespizio alla deliberazione della giunta n. 58 (clicca per dare un’occhiata, perché dall’albo pretorio online al momento è scomparsa) con la quale è stato specificato che «la stessa società chiede la sponsorizzazione, mediante installazione di cartello pubblicitario raffigurante logo del network televisivo “LAC TV” e della testata giornalistica “LACNEWS24” in cambio dell’allestimento con erbetta sintetica e della manutenzione del verde pubblico presente in corrispondenza delle isole spartitraffico della rotonda al bivio “Cimitero”».

Tra i segni di spunta certificanti le presenze ratificate (anche) dal segretario generale, assistente alla riunione, l’unico apposto nella sezione “assenti” è proprio quello che ricade nella riga in cui è inserito il nome della sostituta eventuale di Roberto Perrotta, vale a dire Marianna Saragò.

Eppure, solo qualche rigo più in basso rispetto alla tabella, a chiare lettere si legge: «Constatato il numero legale degli intervenuti, assume la presidenza il Vice Sindaco Dott.ssa Marianna Clementina Saragò, […] ed invita la Giunta Comunale alla discussione dell’oggetto su riferito».

Quindi, stante la logica, la Saragò risulta presente benché “in absentia”, forse perché evocata dai suoi colleghi dell’esecutivo mediante un qualche magico rito ancestrale, che le avrebbe addirittura concesso di concludere positivamente la riunione sorta – come di consueto per le questioni di “Patrimonio” – da una proposta formulata dal membro decano dell’esecutivo, cioè Tonino Penna.

Un vero progresso, che appaiato alla capacità di spostare a piacimento le lancette della storia, pone l’amministrazione “di salute pubblica” nel gotha dei personaggi resi celebri dalla magia. Ma se dagli incantesimi di Harry Potter nessun effetto concreto è stato mai registrato nella realtà, da quel che partorisce questa fantasmagorica giunta, tutti i paolani potranno fare esperienza e, nel caso di specie, anche tutti gli automobilisti di passaggio per la rotonda al “bivio cimitero”, nonché gli automobilisti in transito sulla SS18 o nel tratto conclusivo e ponentino della SS107.

Ma l’atmosfera fatata mica si esaurisce qui, perché circa dieci giorni prima di questa che, a tutti gli effetti, si potrebbe definire “seduta spiritica”, anche dalle parti di certi uffici s’è assistito a fenomeni miracolosi, forse annunciatori di un incanto ormai travalicato dai semplici locali in cui assessori, sindaco e segretario si riuniscono.

Un esempio in tal senso è costituito dall’UTC, che rispetto all’aula in cui si riunisce la giunta è distante un solo piano. L’ufficio in questione è retto dall’ingegner Fabio Iaccino che, forse per far pratica di sortilegi, s’è cimentato nella produzione della determina dirigenziale n.203, con la quale è stato dato il via «per l’esecuzione della fornitura e la posa in opera dell’allestimento del “Museo Multimediale di San Francesco”» presso i locali dell’ex Palazzo di Città (già Collegio dei Gesuiti) ubicato nel centro storico di Paola (Corso Garibaldi, di fianco alla Chiesa del Rosario).

La magia di questo documento (clicca per scaricare) è minuziosamente contenuta nel lessico che lo compone, parole e formule utili a suffragare l’intenzione secondo cui è stato possibile esperire una gara, con termini ridotti, per allestire un museo  nel mentre l’edificio che dovrebbe ospitarlo è oggetto di radicali interventi di ristrutturazione. Una vera prova di magia, che probabilmente eleverà lo status mistico del suo autore, che sorvolando sull’evidenza storica che ha visto il Palazzo divenire oggetto di altri interventi, che ne hanno largamente impedito la fruizione negli ultimi anni (a parte qualche rara occasione), è riuscito ad incastonarci dentro un museo in corso d’opera. Opere che, almeno al piano terra, adesso stanno venendo “ricalcate” (forse vanificando gli investimenti precedenti) e che probabilmente perdureranno anche oltre i termini funzionali all’istituzione del museo. A meno che, magicamente, questo possa essere allestito anche mentre gli operai si occupano della struttura.

Di questo passo è probabile che fino a giugno si potrà assistere anche a fenomeni paranormali di portata ben più ampia.