Rende, pomeriggio di fuoco: Canadair al lavoro alla vecchia discarica

Canadair al lavoro ed in piena attività per spegnere il vastissimo incendio che ha interessato l’ex discarica di Sant’Agostino nel territorio di Rende.

Le fiamme hanno sprigionato tra le 13,30 e le 17,30 una densa nube di fumo nero, ben visibile da diverse zone e che ha preoccupato gli abitanti della zona a causa dei possibili rischi per la salute.

Sul posto sono state impegnate, nelle operazioni di spegnimento, due squadre dei vigili del fuoco di Cosenza e personale Dos. Poi un Canadair. In queste ore purtroppo gli interventi per gli incendi sono molti e tutti preoccupanti e i tempi non possono essere più veloci.

L’ex discarica di Sant’Agostino è situata tra le bellissime colline del quartiere residenziale omonimo. Ha raccolto i rifiuti indifferenziati di Rende per decenni (1970-1999) senza che sia mai stata messa a norma, o meglio, si è trattato di una timpa che è stata riempita di rifiuti di ogni genere senza aver mai avuto nessuna protezione di alcun genere!

“… Successivamente, a seguito dell’Istituzione dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza rifiuti, quest’ultimo, con ordinanza n. 2046 del 10/10/2002 ne disponeva l’immediata chiusura e la conseguente messa in sicurezza. Si è proceduto così alla redazione del progetto della nuova discarica, fisicamente “appoggiata” alla vecchia, e, la stessa, diveniva di competenza della Regione Calabria avendo definito l’ “ex-Ambito 31” rappresentante il bacino di scarico di 40 comuni e pertanto non più a diretta gestione del Comune di Rende.

La consegna della nuova discarica per l’utilizzo da parte dell’Ufficio del Commissario Delegato per l’emergenza ambientale della Regione Calabria, con l’immissione in possesso della stessa Regione, è avvenuta nel 2003 ma da allora, nonostante i lavori non fossero ultimati e collaudati, si è riscontrato un enorme transito di automezzi pesanti ed un continuo stoccaggio di pattumiera…”. (Giulia Fresca, Quotidiano)

Il 10 luglio del 2013 invece era stata la polizia provinciale a sequestrare la discarica abusiva. Circa 800 mq di terreno comunale erano completamente invasi da rifiuti di ogni genere causando grave rischio per la sanità pubblica.