San Fili, lo strapotere di Ottorino Zuccarelli e la solita procura

Alcuni amici di San Fili, ridente cittadina alle porte di Cosenza, lamentano alcune curiosità politiche, se così possiamo chiamarle, che sono decisamente imbarazzanti.

Sembrerebbe che l’opposizione, non riuscendo ad ottenere alcuni documenti relativi all’attività amministrativa, abbia pensato di rivolgersi, logicamente, alla locale procura di Cosenza per la tutela dei propri diritti di rappresentanti di cittadini.

Ora, voi che ci seguite, sapete già quale sarà stata la risposta della procura di Cosenza alle legittime richieste dei sanfilesi di opposizione: archiviazione della denuncia senza peraltro motivarla, archiviazione accolta dal GIP. La storia di un film già visto altre centinaia di volte alla procura di Cosenza, meglio nota come porto delle nebbie.

Ora, vorremmo ricordare chi è il deus ex machina della politica sanfilese.

Si chiama Ottorino Zuccarelli, già sindaco e consigliere provinciale per diletto, ma eminenza grigia dell’ASP di Rende, padrone assoluto della commissione invalidità con cui si è costruito un potere enorme dispensando sapientemente invalidità ma sopratutto 104 a tante maestrine, che ambivano ad insegnare a Cosenza alla faccia delle tante, non unte dallo Zuccarelli, costrette ad andare a Pordenone o giù di lì.

zucca

Ovviamente anche lui fedele ai soliti ordinamenti massonici che stanno sopra le nostre povere teste mortali e senza grembiule.

Unico piccolo fastidio nella sua “carriera” è stata l’operazione Ippocrate, il cui processo è ancora in corso al tribunale di Cosenza dove sarà certamente archiviata dai soliti professionisti dell’insabbiamento. Ricordiamo infatti che i pm sono Cozzolino e Tridico. E che ve lo diciamo a fare?

Entravano più tardi e uscivano prima. Alcuni, poi, timbravano anche per i colleghi. L’inchiesta – scaturita da una serie di indagini su falsi invalidi nel 2010 – coinvolge medici, funzionari e impiegati amministrativi del distretto di Rende dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, del reato di truffa e falso. Nell’inchiesta – che fece molto clamore – finirono tra gli altri l’ex coordinatore provinciale del Pdl Sergio Bartoletti; l’ex presidente del consiglio comunale di Cosenza e ora referente sanitario dell’Asp di Cosenza Pietro Filippo e l’ex sindaco di San Fili Ottorino Zuccarelli. Tutti coinvolti in qualità di medici.

Ma la cosa bella è che mentre Zuccarelli è indagato per reati gravi continua a fare il consulente per procuratori e giudici, quindi non solo non ha perso la sede di servizio, alla faccia del povero cristo in mutande licenziato, ma continua a pasteggiare con ampi strati della “rigida” (risate e applausi) magistratura cosentina.

Ed a San Fili qualche ingenuo aveva pensato di chiedere giustizia alla procura.

Poveri illusi!