Serie B, Cosenza-Spezia 1-0: il gol di Dermaku mette in cassaforte la salvezza

Il Cosenza mette in cassaforte la salvezza battendo con pieno merito davanti alla sua gente lo Spezia già proiettato ai playoff. Vittoria di misura (1-0) ma che poteva essere molto più larga se i Lupi non avessero sprecato tante palle-gol e persino il calcio di rigore che ha condizionato pesantemente la gara dopo appena tredici minuti. La “follia” di Mora, che prende la palla con le mani in piena area di rigore, viene punita col cartellino rosso e con il penalty ma Gennaro Tutino si fa parare la conclusione da Lamanna. La superiorità numerica, tuttavia, lascia vere e proprie praterie a disposizione degli uomini di Braglia, che dopo aver sfiorato il gol con Palmiero (22′) e due volte con D’Orazio (32′ e 38′), la sbloccano ad inizio di ripresa, al 10′, con Dermaku. Il calcio d’angolo di Bruccini viene incornato alla grande da Embalo, che però incoccia in pieno il palo: si catapulta sulla sfera Dermaku e la mette dentro di prepotenza nel tripudio dei 7500 del “Marulla”, che non hanno rinunciato all’appuntamento con i Lupi neanche a Pasquetta. I Lupi potrebbero raddoppiare a più riprese ma Tutino conferma il suo momento negativo e così finisce 1-0, con la salvezza in tasca e la strameritata standing ovation del “Marulla”.

La classifica dice che il Cosenza ha addirittura 9 punti di vantaggio sulla zona playout e quindi sul Venezia (battuto ad Ascoli) mentre Foggia e Livorno, che hanno pareggiato lo scontro diretto, sono distanti addirittura 11 lunghezze. Molto più vicina la zona playoff, che da stasera è distante solo tre punti, visto che Cittadella e Perugia sono state sconfitte in casa, ma sappiamo tutti che le ultime tre gare (a Benevento, in casa col Venezia e poi a Salerno) non sono certo l’ideale per cullare sogni di gloria, come ha più volte sottolineato lo stesso mister Braglia.

Oggi, dunque, il popolo rossoblù dev’essere più che mai soddisfatto per il raggiungimento quasi matematico della salvezza. Ne mancherebbe uno matematicamente ma ben difficilmente il Venezia e ancora di più Foggia e Livorno potranno raggiungere quota 42, ragion per cui si può festeggiare e magari provare a pianificare il futuro. Non è più un mistero che Braglia e Trinchera vengono corteggiati dal Bari e se il patron Guarascio vorrà trattenerli a Cosenza dovrà alzare l’asticella e aumentare il budget per la prossima stagione. Lo farà? Lo scopriremo solo vivendo…

COSENZA-SPEZIA 1-0

COSENZA: Perina; Capela, Dermaku, Legittimo; Bittante (42′ st Garritano), Palmiero (35′ st Sciaudone), Bruccini, D’Orazio; Embalo (35′ st Litteri), Tutino, Baez. A disp.: Quintiero, Saracco, Idda, Mungo, Schetino, Trovato, Hristov. All. Braglia.

SPEZIA: Lamanna; Augello, Capradossi, Terzi, Vignali (35′ st De Col); Mora, Ricci, Bartolomei (20′ st Maggiore); Okereke, Galabinov, Da Cruz (27′ st Gyasi). A disp.: Manfredini, Barone, Brero, Pierini, Crimi, De Francesco, Ligi. All. Marino.

ARBITRO: Piscopo di Imperia (Mastrodonato – Scarpa).

MARCATORE: 10′ st Dermaku

NOTE: Cielo coperto, serata piovosa e ventilata, temperatura di circa 13°C. Terreno di gioco in buone condizioni. Al 15′ pt Tutino (C) si fa parare un calcio di rigore. Spettatori presenti 7402 di cui 35 ospiti (6123 paganti + 1538 abbonati). Ammoniti: Dermaku (C), Terzi (S), Báez (C), D’Orazio (C), Ricci (S). Espulso: al 13′ pt Mora (S) per fallo di mani in area di rigore. Angoli: 8-5 (pt 5-1). Recupero: 1′ pt.