Serie C, il Cosenza delude anche a Bisceglie

E’ proprio vero che nel calcio – come nella vita, del resto – gli esami non finiscono mai. Prendiamo il Cosenza di Piero Braglia, che dopo aver vinto cinque partite consecutive, era piombato a ridosso dell’elite del campionato e sembrava prenotarsi per il quarto posto, cioè subito dopo le squadre che si contendono la promozione diretta in Serie B. Era persino ritornato un po’ di entusiasmo e al “Marulla” si era visto qualche tifoso in più ma i quattro pareggi consecutivi (soprattutto quelli interni con Siracusa e Reggina) e la sconfitta di Caserta hanno fatto ripiombare i Lupi nell’anonimato del centroclassifica.

Si sperava che ieri sera a Bisceglie potesse arrivare un segnale di ripresa e invece lo 0-0 finale ha lasciato l’amaro in bocca alla tifoseria, che non vede vincere il Cosenza da 6 giornate e che è giustamente preoccupata per una sterilità offensiva che non può passare inosservata, dal momento che i Lupi non vanno a segno dalla partita con la Reggina e sono rimasti a secco sia a Caserta che a Bisceglie. Certo, anche in terra pugliese si è sprecata qualche grossa opportunità (Perez nel primo tempo si è divorato un gol a tu per tu con il portiere) ma è davvero troppo poco per una squadra che sembrava aver ingranato la marcia giusta. Poi, l’espulsione di Dermaku ad inizio di ripresa ha inevitabilmente condizionato la partita dei rossoblù e alla fine il pareggio va considerato anche positivamente. C’è comunque da darsi una svegliata perché il nono posto in classifica non è certo un bel biglietto da visita per il Cosenza.

Adesso l’attenzione si sposta sulla semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Viterbese al “Marulla” in programma per mercoledì prossimo. La tifoseria ci tiene perché tutti ci siamo sentiti presi in giro dall’arbitraggio di Viterbo e vincerla eliminando i laziali andando in finale potrebbe essere una bella soddisfazione in attesa di ricevere la visita – lunedì 19 marzo – dell’odiato Lecce capolista dell’ex direttore sportivo Mauro Meluso.