Tangenti in Brianza: tutti gli uomini (e le donne) di Malaspina

Era una fitta rete di collaboratori specializzati, ognuno con il suo ruolo, quella che ruotava attorno a Giuseppe Malaspina, imprenditore calabrese trapiantato in Brianza arrestato stamane dalla Guardia di Finanza di Monza, in esecuzione di un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata a reati tributari e fallimentari, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e corruzione.

Insieme a Malaspina, nel suo passato una condanna del omicidio, sono finiti in carcere l’ex magistrato Gerardo Perillo, divenuto suo avvocato consulente, l’avvocato Fabiola Leandra Sclapari, Roberto Lucini, braccio destro ed esperto finanziario di Malaspina nonché suo prestanome, Antonio Ricchiuto, commercialista consulente, ritenuto il ‘suggeritore delle modalità di progettazione’ dei raggiri, Giorgio Spinelli, altro collaboratore stretto di Malaspina, il commercialista Salvatore Tamborino, l’architetto Cesare Croce e il geometra Claudio Enrico Cimnaghi.

Ai domiciliari sono finiti il commercialista Giorgio Luigi Comi, la moglie di Malaspina, Adriana Foti, il geometra Dario Ghezzi e Vincenzo Albano, prestanomi dell’imprenditore, gli imprenditori Vincenzo Calcopietro e Angelo Narducci, l’architetto Laura Maschio, e cinque dipendenti di Malaspina. L’imprenditore Annunziato Familari, socio di Malaspina, è stato invece sottoposto al provvedimento cautelare di obbligo di dimora. Altre cinque persone sono state sottoposte ad obbligo di firma, mentre altre tre sono state sottoposte al divieto di esercizio della professione per 12 mesi.