Cantiere Firmo-Sibari bloccato. A rischio 150 lavoratori

La Strada Statale 534 di Cammarata e degli Stombi, lunga circa 21 km, fa parte della struttura portante della rete stradale della nostra regione. Classificato anche come itinerario europeo E844, l’asse permette il collegamento tra l’autostrada A3, all’altezza dello svincolo di Spezzano Albanese-Sibari, e la SS 106, sulla costa ionica, all’altezza di Sibari, nel comune di Cassano sullo Jonio.

La strada si trova nella Piana di Sibari, la più grande pianura della Calabria, situata tra i massicci del Pollino e della Sila, in prossimità del fiume Cosciale, a servizio di una zona agricola, in cui si producono agrumi, olive e riso, e di forte propensione al turismo.

Inoltre, la strada risulta a servizio dell’area industriale di Cammarata, che si estende anche nei comuni di Castrovillari e Cassano sullo Jonio, in cui le principali aziende si occupano di carpenteria metallica, edilizia, commercio di mobili e deposito alimentari.

Allo stato attuale il tratto di strada risulta ancora chiuso. I lavori iniziati il 05/11/2013 si sarebbero dovuti ultimare in data 24/12/2015, ma è prevedibile un rinvio data la comunicazione dell’Anas.

Anas comunica che, per i lavori di adeguamento della strada statale 534 di Cammarata e degli Stombi come Raccordo Autostradale (Cat. B – Megalotto 4) di collegamento tra l`Autostrada A3 (svincolo di Firmo) e la strada statale 106 Jonica (svincolo di Sibari), tra il 12 ottobre 2015 ed il 31 marzo 2016 sarà chiuso al traffico il tratto di statale 534 compreso tra il km 2,100 ed il km 2,900, nel territorio comunale di Castrovillari, in provincia di Cosenza.

Da qui l’allarme del rischio di una perdita di 150 posti di lavoro, lanciato dalla Fillea Cgil insieme ad altre organizzazioni sindacali: “Il cantiere della Firmo Sibari è fermo e se questo stallo dovesse continuare sono a rischio i livelli occupazionali di circa 150 lavoratori locali e la stessa realizzazione dell’opera”.

L’azienda ha evidenziato che sta attraversando una fase di complessiva forte criticità economico finanziaria. “Ciò – continuano i sindacati – discende, innanzitutto, dalla rigidità del sistema creditizio e dall’impossibilità di individuare fonti alternative di approvvigionamento di risorse utili per la regolare esecuzione delle opere e il sostenimento di un cantiere di rilevanti dimensioni. Tale contesto potrà generare riflessi negativi sulla corretta gestione del cantiere stesso”.

Da ciò i sindacati hanno chiesto alla Prefettura di Cosenza un incontro specifico al “fine di poter comprendere quali possano essere ulteriori eventuali elementi di supporto alla salvaguardia occupazionale ed alla realizzazione dell’opera”.

Anche perché l’opera è interamente finanziata con risorse comunitarie che se non saranno rendicontate entro marzo 2017 non saranno più disponibili.

Per i sindacati “va garantita la continuità del cantiere ed il mantenimento dei livelli occupazionali” per questo si chiede ad Anas e le istituzioni di “mettere in atto tutte le sensibilità giuste per far ripartire il cantiere”.

Alla luce di ciò Cgil, Cisl e Uil per il prossimo 14 dicembre hanno indetto uno sciopero generale.

Il pericolo è che la situazione infrastrutturale del territorio rischia di collassare con la perdita di molti posti di lavoro, ci auguriamo ciò non accada.

V.M.