Calabria 2020, le clientele di Jole: per Robertina, “la mia zarina”, un posto si trova sempre

Robertina Santelli

Nell’autunno del 2016 esplose in tutta la sua virulenza una polemica sacrosanta sul clientelismo a Cosenza, innescata dall’inserimento della sorella di Jole Santelli, al secolo Roberta, per gli amici Robertina, nello staff del sindaco Occhiuto. La sorella della Santelli è rimasta nello staff del cazzaro fino alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune, e quindi per oltre tre anni incassando uno stipendio senza fare una ralla come si dice a Cosenza.

All’epoca la vicenda fu commentata in maniera molto critica anche da alcuni settori vicini allo stesso Occhiuto e noi di Iacchite’ avevamo “sussurrato” qualche parola all’indirizzo dei più intelligenti in un pezzo titolato eloquentemente: “Cari occhiutiani, avete votato Occhiuto per avere la famiglia Santelli al Comune?”. Non solo la capra ignorante vicesindaco ma anche la sorellina nello staff. Ecchide’? Na succursale? 

Nel settembre 2016, a pochi mesi dalle elezioni comunali, Roberta Santelli, sorella del vicesindaco e deputato Jole, era entrata, dunque, nello staff del primo cittadino.
Contratto D/1 al 60% più o meno 1.200 euro netti più contributi, che per non fare niente non sono pochi.
Insomma, disoccupati con  i titoli a Cosenza non ce ne stavano. Bisognava attingere alla famiglia Santelli. Come se non bastasse già Evelina la patatina…

strega-696x522 Con buona pace di chi pensava che al Comune si respirasse aria buona: ccuri cazzi, scusate il francesismo…

Jole Santelli e Marcello Pera
Jole Santelli e Marcello Pera

Robertina è stata per una vita segretaria particolare di Marcello Pera, presidente del Senato, protagonista insieme a Cesare Previti della candidatura di Jole nel 2001. Sostituendo proprio Jole. Che, nel frattempo, si era piazzata nell’ufficio legislativo di Forza Italia e nello studio Previti. Prima di spiccare il volo verso la Camera.

Jole con Cesare, Robertina al servizio di Pera, ma ormai si era stancata di lavorare a Roma ed eccola qui al Comune di Cosenza. Roberta viene definita autoritaria e precisa: “La mia zarina”, la chiama Jole, che non può proprio fare a meno di lei… Chissà quale ruolo le ha promesso per questa squallida campagna elettorale. Lo sapremo molto presto.