Nell’autunno del 2016 esplose in tutta la sua virulenza una polemica sacrosanta sul clientelismo a Cosenza, innescata dall’inserimento della sorella di Jole Santelli, al secolo Roberta, per gli amici Robertina, nello staff del sindaco Occhiuto. La sorella della Santelli è rimasta nello staff del cazzaro fino alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune, e quindi per oltre tre anni incassando uno stipendio senza fare una ralla come si dice a Cosenza.
All’epoca la vicenda fu commentata in maniera molto critica anche da alcuni settori vicini allo stesso Occhiuto e noi di Iacchite’ avevamo “sussurrato” qualche parola all’indirizzo dei più intelligenti in un pezzo titolato eloquentemente: “Cari occhiutiani, avete votato Occhiuto per avere la famiglia Santelli al Comune?”. Non solo la capra ignorante vicesindaco ma anche la sorellina nello staff. Ecchide’? Na succursale?
Nel settembre 2016, a pochi mesi dalle elezioni comunali, Roberta Santelli, sorella del vicesindaco e deputato Jole, era entrata, dunque, nello staff del primo cittadino.
Contratto D/1 al 60% più o meno 1.200 euro netti più contributi, che per non fare niente non sono pochi.
Insomma, disoccupati con i titoli a Cosenza non ce ne stavano. Bisognava attingere alla famiglia Santelli. Come se non bastasse già Evelina la patatina…
Con buona pace di chi pensava che al Comune si respirasse aria buona: ccuri cazzi, scusate il francesismo…
Robertina è stata per una vita segretaria particolare di Marcello Pera, presidente del Senato, protagonista insieme a Cesare Previti della candidatura di Jole nel 2001. Sostituendo proprio Jole. Che, nel frattempo, si era piazzata nell’ufficio legislativo di Forza Italia e nello studio Previti. Prima di spiccare il volo verso la Camera.
Jole con Cesare, Robertina al servizio di Pera, ma ormai si era stancata di lavorare a Roma ed eccola qui al Comune di Cosenza. Roberta viene definita autoritaria e precisa: “La mia zarina”, la chiama Jole, che non può proprio fare a meno di lei… Chissà quale ruolo le ha promesso per questa squallida campagna elettorale. Lo sapremo molto presto.