Cosenza, il San Vito racconta: le partite “indimenticabili” – seconda parte –

La partitissima di stasera tra Cosenza e Sampdoria, che arriva proprio nel giorno del 110° anniversario della nascita del calcio in città, riporta inevitabilmente alla mente le partite “indimenticabili” che sono andate in scena allo stadio San Vito, oggi anche “Gigi Marulla”, nel corso degli anni. E, per ingannare l’attesa, raccontiamo un po’ di storia. Non solo del calcio cosentino ma dell’intera città di Cosenza (https://www.iacchite.blog/cosenza-110-anni-nel-pallone-le-partite-indimenticabili/).

SECONDA PARTE

COSENZA-NOCERINA 1988

Mai più prigionieri di un sogno. La partita del 29 maggio 1988 tra Cosenza e Nocerina, penultima giornata della Serie C 1987-88, è quella dell’apoteosi. Vincendo 2-0 con gol di Lucchetti e Urban, il Cosenza in pratica si assicura la promozione in Serie B inseguita vanamente per 24 lunghissimi anni. Gli Ultrà hanno esposto in Curva Sud il fatidico “Mai più prigionieri di un sogno” proprio per sintetizzare la gioia irrefrenabile dopo un’attesa così lunga. Alla fine della partita la squadra si lascia andare a indimenticabili scene di gioia facendo più volte il giro del campo insieme a mister Gianni Di Marzio, lo “stregone” capace di infrangere il tabù della Serie B. In realtà, tuttavia, la città stava già festeggiando dal 17 aprile quando il Cosenza, espugnando per la prima volta nella sua storia il “Vestuti” di Salerno, aveva messo le basi per la vittoria del campionato. Quel giorno al San Vito c’erano 15mila spettatori per un incasso record di 300 milioni di vecchie lire, che sarà polverizzato, nel giro di pochi mesi, grazie alle sfide di Coppa Italia contro Juventus e Inter.

COSENZA-JUVENTUS 1988

Domenica 21 agosto 1988 il Cosenza di Bruno Giorgi gioca la sua prima partita ufficiale nell’attesissima stagione della Serie B riconquistata nientepopodimenoche contro la Juventus di Dino Zoff, che in quegli anni però subisce lo strapotere del Milan di Sacchi e degli olandesi e del Napoli di Diego Armando Maradona. Ma è pur sempre una partita di cartello e infatti il record di incasso appena stabilito in Cosenza-Nocerina viene strabattuto: 19mila paganti e 608 milioni ai botteghini: un trionfo. La coreografia sarà una delle più belle di sempre con una “filarata” interminabile di fumogeni sistemata ai bordi del fossato che danno uno splendido effetto di “fuochi d’artificio” (sarebbe piaciuta molto all’attuale sindaco Occhiuto, che all’epoca non sapeva neanche dove fosse il San Vito e se la palla avesse una forma sferica…). La partita finirà a reti inviolate e per il Cosenza fu un successo incredibile, visto che non solo la squadra aveva contenuto gli attacchi dei vari Mauro, Rui Barros (marcato benissimo da un grande Bergamini) e Altobelli ma con Padovano era arrivata vicinissima al clamoroso gol della vittoria.

COSENZA-JUVENTUS 0-0

Coppa Italia 1988/89 Girone Eliminatorio 4: 1ª Giornata

Cosenza, domenica 21 agosto 1988 Stadio San Vito

COSENZA: Simoni; Presicci, Lombardo (46′ Marino), Bergamini, Napolitano, Castagnini; Galeazzi (56′ De Rosa), Venturin (71′ Brogi), Lucchetti, Urban, Padovano. Allenatore: Giorgi

JUVENTUS: Tacconi; Bruno, De Agostini, Bonini, Brio, Tricella; Mauro, Rui Barros, Altobelli, Marocchi, Laudrup. Allenatore: Zoff

ARBITRO: Pezzella di Frattamaggiore

NOTE: serata afosa, terreno di gioco in perfette condizioni. Presente in tribuna il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Misasi. Prima dell’inizio della gara il presidente del Cosenza Giuseppe Carratelli ha premiato con una medaglia d’oro Dino Zoff. Angoli 4-1 per la Juventus. Ammoniti Bergamini, De Agostini e Marino. Spettatori circa 20.000 (19.089 paganti) per un incasso record di 608 milioni 250 mila lire. In tribuna uno striscione in ricordo di Roberta Lanzino, la ragazza cosentina barbaramente uccisa il 26 luglio scorso.

COSENZA-UDINESE 1989: IL PALO DI LOMBARDO 

Il 4 giugno 1989 il Cosenza di Bruno Giorgi riceve al San Vito l’Udinese dell’ex rossoblù Nedo Sonetti. Sarà la partita che passerà alla storia come quella del “palo di Lombardo”. Il Cosenza domina in lungo e in largo e all’inizio della ripresa colpisce appunto un clamoroso “montante” con un tiro di Claudio Lombardo sotto la curva. Se chiudiamo gli occhi, ci sembra ancora di sentire il tonfo del pallone che sbatte sul palo. Se i Lupi avessero vinto quella partita, avrebbero conquistato quel punto in più necessario ad evitare l’arrivo a pari punti con Cremonese e Reggina e quindi alla beffa della classifica avulsa, che sancì poi lo spareggio tra i lombardi e gli amaranto per la Serie A. Anche in quell’occasione il pubblico rispose alla grande e superò abbondantemente le 15mila unità per una partita che non può non essere annoverata tra le “indimenticabili” della storia del calcio cosentino.

COSENZA, 4 GIUGNO 1989 STADIO SAN VITO

COSENZA-UDINESE 0-0

Il palo di Lombardo in Cosenza-Udinese

COSENZA: Simoni, Marino, Lombardo, Presicci, De Rosa, Poggi, Urban, Caneo, Lucchetti, Venturin, Cozzella (60′ Brogi). In panchina: Fantini, Galeazzi, Castagnini, Napolitano. Allenatore: Giorgi

UDINESE: Garella, Galparoli (83′ Susic), Paganin, Orlando, Storgato, Lucci, Minaudo, Manzo, De Vitis, Catalano (64′ Firicano), Pasa. In panchina: Iacuzzo, Zannoni, Branca. Allenatore: Sonetti

ARBITRO: Rosario Lo Bello di Siracusa

COSENZA-INTER 1989

Il 30 agosto 1989, sulla scia del grande campionato di appena qualche mese prima e di una campagna acquisti comunque importante, con l’ingaggio di mister Gigi Simoni e di tre top player della Serie B come Nicola Di Leo, Ciro Muro e Gigi Marulla, al San Vito per la sfida di Coppa Italia con l’Inter gli spettatori toccano quota 20mila. E il record d’incasso stabilito un anno prima con la Juve, crolla ancora, anche se solo per pochi spiccioli (609 milioni 800 mila lire contro 608 milioni 250 mila lire). Un grandissimo spettacolo ancora una volta, anche perché quell’Inter guidata da Giovanni Trapattoni conquisterà lo scudetto facendo leva sulla spina dorsale tedesca formata da Brehme, Matthaus (che non giocò però a Cosenza) e Klinsmann. I tempi regolamentari finirono 0-0 con molte emozioni e anche con qualche occasione per i Lupi, poi nei supplementari prevalse l’Inter. Al 95′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, passaggio di Klinsmann per Morello, che dai 16 metri lascia partire una gran botta che non lascia scampo a Di Leo. Al 119′ poi è Morello che, in contropiede, imbecca Klinsmann, il quale con una gran conclusione chiude la partita.

COSENZA, STADIO SAN VITO 30 AGOSTO 1989 – COPPA ITALIA SECONDA FASE

COSENZA-INTER 0-2

COSENZA: Di Leo, Marino (91′ Celano), Lombardo, Castagnini, Napolitano, Nocera, De Rosa, Caneo, Marulla (99′ Brogi), Muro, Padovano. Allenatore: Simoni

INTER: Zenga, Bergomi, Brehme, Baresi, Ferri, Verdelli, Rossini (62′ Bianchi), Berti (91′ Mandorlini), Klinsmann, Matteoli, Morello. Allenatore: Trapattoni

ARBITRO: Pezzella di Frattamaggiore

MARCATORI: 95′ Morello, 119′ Klinsmann

NOTE: serata calda, terreno in ottime condizioni. Spettatori 20.000 circa per un incasso record di 609 milioni 800 mila lire. Angoli 11-2 per l’Inter. Espulso al 100′ Nocera per fallo su Matteoli.

2 – (continua)