Depurazione, la Finanza perquisisce il Comune e il Valle Crati. Indagato Bartucci per il bando di gara

Arturo Bartucci, l' assessore Carmine Vizza e Maximiliano Granata

La Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici del Comune di Cosenza nell’ambito di indagini che riguardano il depuratore di Coda di Volpe. Nelle settimane scorse la Finanza aveva eseguito analoga attività negli uffici del Consorzio Valle Crati in contrada Cutura a Rende e nello stesso impianto di Coda di Volpe.

Ieri i militari delle Fiamme Gialle sono stati impegnati negli uffici dell’ingegnere Arturo Bartucci, nella sua qualità di Responsabile unico del procedimento della gara per la gestione della depurazione cosentina. Un bando di gara, il cui studio di fattibilità è stato redatto dallo stesso Bartucci, indicato espressamente dal Comune di Cosenza e quindi dall’ex sindaco Mario Occhiuto.

Bartucci (che non è più dirigente comunale dopo una serie di altre vicissitudini giudiziarie) risulterebbe indagato per falso.

Qui potete trovare le informazioni essenziali sull’affare.

http://www.iacchite.com/depurazione-granata-la-gara-del-secolo-e-la-general-construction/

Il bando di gara è stato a lungo contestato da molti sindaci dei Comuni che fanno parte del Consorzio Valle Crati, dall’Ordine degli Ingegneri e dall’Assindustria di Cosenza per una palese  serie di irregolarità, la più pacchiana delle quali è la trasformazione dell’ente consortile in Azienda speciale in spregio ad ogni legge e regolamento.

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Quel bando di gara era stato cucito su misura per la General Construction (oggi Geko), l’azienda del patron Alfonso Gallo, che aveva preso in gestione il depuratore dopo il dissequestro direttamente dalla procura di Cosenza in attesa che la gara regolarizzasse il tutto. Su quella gara invece, per le palesi irregolarità delle quali accennavamo, è calato il silenzio più assoluto e la Conferenza dei servizi in programma per il 2 dicembre scorso non si è mai svolto. Segno eloquente che il consistente finanziamento in project financing (35 milioni) al quale si sarebbero aggiunti i soldoni della gestione (185 milioni in 15 anni), è ormai andato in fumo.

L’inchiesta vuole anche fare chiarezza anche su una determina del Comune che riguarda pagamenti per un valore di 600mila euro deliberati in favore della società che gestisce il depuratore di Coda di Volpe. Questa determina non sarebbe supportata da apposite fatture. E probabilmente sarà stato proprio per questo che i finanzieri hanno sequestrato una serie di computer personali dei dipendenti a Coda di Volpe e persino nell’abitazione del direttore della General Construction Vincenzo Cerrone.

Alfonso Gallo
Alfonso Gallo

Nelle settimane scorse il patron della General Construction Alfonso Gallo è stato convocato in procura ed è molto probabile che abbia dato elementi utili al magistrato che segue le indagini (del quale o della quale) ancora non conosciamo l’identità poiché dal Tribunale non trapelano informazioni sulla vicenda.

Non lo abbiamo finora nominato ma è evidente il coinvolgimento a tutti i livelli in questa inchiesta del presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata, a capo dell’ente appaltante e in mezzo a tutte le vicende oscure che riguardano la gestione di questo “carrozzone” politico. E Granata, così come Bartucci, è uno dei fedelissimi del “circo magico” di Mario Occhiuto.

Vedremo se stavolta la procura di Cosenza farà sul serio o se, come al solito, farà finta di indagare.