Lettere a Iacchite’: “Calabria, 8° piano della Cittadella: le clientele pacchiane della Engineering Spa”

Mi chiamo Alessandro (nome di fantasia perchè al monento preferisco restare anonimo), lavoro per un’azienda informatica attualmente collaboratore esterno presso la Regione Calabria.

In un giorno qualunque navigando sul web mi imbatto su un annuncio online di lavoro, l’offerta era accattivante posta da una notevole multinazionale IT di nome Engineering Spa. Decido di approfondire e leggendo bene l’annuncio valuto l’idea di inviare la mia candidatura.

Le competenze da me possedute erano in linea con quanto richiesto nell’annuncio di lavoro. Era la prima volta che inviavo una candidatura ad Engineering.
Durante la compilazione del form online sulla piattaforma del sito aziendale per inviare la candidatura ed allegare il mio curriculum vitae mi viene posta la domanda se all’interno dell’azienda Engineering ci lavorassero persone di mia conoscenza o miei familiari (bisognava anche specificare il grado di parentela). All’istante esclamo: che bello! La serietà di un’azienda si evince anche da questo, pongono queste domande per evitare conflitti di interesse all’interno della loro azienda e per puntare la selezione sulla meritocrazia del candidato. Felice di aver inviato il mio curriculum vitae.

A Dicembre 2022 percorrendo i corridoi dell’ottavo piano della Cittadella presso Viale Europa volgendo lo sguardo nelle stanze scopro che per l’azienda Engineering lavorano 2 cognate. Una assunta da moltissimi anni di nome Valeria Faragò, la seconda neo assunta Monica Macedonio.

Mi domando: ma cosa serve porre domande alle quali bisogna rispondere con il grado di parentela se poi alla fine anche in aziende come Engineering Spa serve la raccomandazione o addirittura si assumono parenti? Una profonda delusione!!!

Lettera firmata