Lettere a Iacchite’: “Sanità, il grande bluff delle assunzioni grilline”

Il DCA n. 135 del 1 ottobre 2019, con cui è stata disposta l’assunzione di n. 429 unità di personale nelle Aziende del servizio sanitario regionale calabrese, è stato emanato in applicazione del farlocco articolo 11 della Legge n. 60/2019, di conversione del Decreto Legge n. 35/2019 (meglio conosciuto come Decreto Calabria), con il presupposto dichiarato nello stesso decreto commissariale che dovrà comportare, in via corrispettiva, la risoluzione dei contratti di lavoro per i lavoratori con contratti flessibili o che, ai sensi dell’articolo 20 del decreto Madia (n. 75/2017), non hanno maturato i 36 mesi di servizio al 31 Dicembre 2017, anche non continuativi, comportati negli ultimi 8 anni a decorrere dalla data in vigore del predetto decreto legislativo.

Le assunzioni previste dal decreto commissariale n. 135/2019 sono state computate nella misura del 5% della dotazione organica relativa all’anno 2018 (vincolo previsto dall’articolo 11 del Decreto Calabria, in riferimento alle regioni sottoposte a Piano di Rientro) e rappresentano una scrematura dei precedenti decreti emanati dall’ex commissario Scura. Il decreto commissariale non prevede la riserva del 50% agli interni che abbiano maturato i requisiti per la stabilizzazione, ai sensi del DPCM 6 marzo 2015, in applicazione della legge n. 125/2.013.

Non si comprendono, pertanto, i toni trionfalistici usati da qualche portavoce pentastellato calabrese, mentre altri portaborse marcano un assordante silenzio sulla vicenda. Gli operatori sanitari esclusi dal circuito lavorativo sono alla disperazione di fronte a provvedimenti a dir poco inconferenti ed ingiusti.

Lettera firmata