Madonna della Catena, Pacenza a Mauro: minali ara capu cum’ i cursuni

Pacenza e Mauro

Quella di ieri per i lavoratori della Madonna della Catena è decisamente una giornata da dimenticare. Il tavolo promosso dalla prefettura, come sempre avviene, non ha dato i risultati sperati. Il dg dell’ASP Mauro che parla per nome e per conto di quel beone di Palla Palla, si è detto contrario ad ogni ripensamento sull’assegnazione dei 53 posti letto, prima aggiudicati alla struttura e poi ritirati.

Un intrallazzo politico messo in piedi da Palla Palla per vendicarsi con il gruppo iGreco, colpevole di non aver versato la tangente di 100.000 al PD durante la campagna elettorale.

Niente tangente, niente assegnazione posti letto, la dura legge del PD.

Quella di ieri più che una riunione è stata una vera e propria prova di forza di questi delinquenti politici che utilizzano i lavoratori come arma di ricatto per far passare i loro intrallazzi.
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Infatti, dopo la riunione di ieri, finita con denunce e referti medici, il dg Mauro, ara ‘mmucciuni, ma non per noi, ha incontrato il braccio operativo di Palla Palla, il super trombato Franco Pacenza. Colui il quale ha ricevuto mandato dal presidente di fare il lavoro sporco.

Un personaggio di uno squallore unico. Lui che è stato trombato e non avendo più di che campare, visto che ha sempre campato con i soldi dei caggi, ha subito trovato un bel lavoro alla Regione. Perchè  lui, e  tutti i delinquenti politici al pari suo, hanno “diritto”, secondo le regole di Palla Palla, ad avere uno stipendio pubblico senza fare un cazzo. I lavoratori della Madonna della Catena, no. Questi possono finire per strada. A Pacenza, invece, forse per diritto divino, tutti noi dobbiamo pagare uno stipendio perché lui, un lavoro come fanno tutti i calabresi non se lo può andare a trovare. E la beffa è che lo paghiamo per mettere in mezzo ad una strada chi lavora.

Ora, cari lavoratori della Madonna della Catena e non solo, lo avete capito a chi avete votato? Gente che si è sistemata col culo al caldo e uno stipendio di oltre 10.000 euro al mese, che ha sistemato moglie e amici, grazie ai vostri voti, e nel momento del vostro bisogno è sparita, strafregandosene  di voi, delle vostre famiglie, dei vostri figli e dei vostri problemi. Di più: oltre a disprezzarvi e a ritenervi dei piddrizzuni, oggi, rinnega anche la vostra conoscenza oltre al vostro voto. Sarebbe il momento di ripagarlo con la stessa moneta, ma questo spetta a voi. Noi ci siamo, fino in fondo.dg1

Ma ritornando a ieri, abbiamo beccato il dg Mauro, galoppino di Madame Fifì, che al termine della riunione, è subito corso da quel lecchino senza dignità di Pacenza a relazionargli quanto accaduto durante la giornata.

Pacenza ha portato a ‘mmasciata di Palla Palla a al galoppino Mauro: “Ha dittu Palla Palla di non concedere niente, neanche un euro, a questi morti di fame, e di non preoccuparti che lui ha parlato con il procuratore Spagnuolo e con il procuratore Gratteri e sono dalla sua parte. Perciò minali ara capu cum’i cursuni”.

Dunque, cari lavoratori, siete fuori. Difficilmente ritornerete a lavorare dopo la scadenza del vostro contratto. Vi hanno abbandonato tutti: la politica e chi avete votato, i sindacati, le istituzioni. Il vostro destino, pare a me, purtroppo, già segnato. A meno che non decidiate di salire veramente sulle barricate, e di presentare il conto a chi vi ha prima illuso e poi scaricato.