Rende, “Crocevia” denuncia il patto tra Manna e gli industriali sulla Tari

Vogliamo rispondere alla nota stampa del Comune di Rende apparsa da qualche giorno sul profilo Facebook dell’ente sconfessando sia l’amministrazione Manna e soprattutto l’Assessore al Bilancio Crusco.

In particolare vogliamo far presente all’amministrazione Manna, se non se ne fosse ancora accorto, che la Tari rispetto all’anno 2012 ha avuto un aumento del 110% mentre rispetto al 2013-2014 del 30 -40%.

Questi dati possono facilmente essere verificati confrontando gli avvisi di pagamento arrivati ai cittadini negli anni in questione.

Vorrei tanto che il sindaco spiegasse come mai un cittadino per il suddetto tributo, nel 2012 ha pagato 170 Euro, nel 2013-2014 per la stessa casa ha pagato 290 Euro e nel 2015 invece 360 Euro (ripetiamo siamo disposti a confrontarci con gli avvisi in mano).

Come al solito la scusa di tutto questo è sempre la questione del predissesto. Ma non è che ci stiamo giocando un po’ troppo con questa scusa?

Infatti, se è vero ciò che sostiene l’Assessore Crusco e cioè che fino a qualche anno fa si riusciva appena a coprire il 70% del costo del servizio, allora ci chiediamo come mai la Tari, per stessa ammissione dell’assessore, è stata diminuita alle fabbriche della zona industriale di Rende?

Ve lo diciamo noi come sono andate veramente le cose e soprattutto vogliamo informare i cittadini del vero motivo dell’aumento della Tari.

mappa

Dovete sapere che nell’anno 2015, si è svolto nella Zona Industriale di Rende un incontro tra tutti gli imprenditori titolari delle aziende, il Presidente del parco industriale di Rende, il presidente del consiglio comunale Artese, il dirigente Infantino e l’assessore Crusco. A dire il vero eravamo presenti anche noi di Crocevia anche se non invitati.

In tale occasione, gli imprenditori hanno minacciato di non pagare la Tari se il Comune non avesse applicato un taglio alle aliquote piuttosto alte. Ed è stato proprio in quella sede che allora si è deciso di abbattere il 30% alle fabbriche e caricarlo sulle spalle dei più deboli ovvero i cittadini.

Arturo Bova e Annamaria Artese
Arturo Bova e Annamaria Artese

Ricordiamo bene le parole del presidente del consiglio Comunale Artese “non diciamolo in questo modo perché se lo capiscono i cittadini ci vengono a linciare”. Eccovi allora il vero motivo degli aumenti, hanno voluto favorire le fabbriche della zona industriale caricando una loro parte di tassa sulle spalle dei cittadini rendesi.

È chiaro che il buon sindaco di Rende ha voluto fare come Robin Hood il famoso bandito che rubava ai ricchi per dare ai poveri solo che il nostro caro Marcello, in questo caso, non ha preso i soldi dei ricchi (gli imprenditori della Z.I. di Rende) per darli alla povera gente (i cittadini più deboli di Rende) ma ha preso le tasse dei ricchi e le ha distribuite ai poveri. COMPLIMENTI

Marcello-Manna

 

Difronte a quest’ultimo scempio della Tari allora noi di Crocevia, chiediamo all’amministrazione Comunale di Rende di ritornare sui suoi passi e rivedere le aliquote applicate riportandole almeno a quelle già alte dell’anno passato, in caso contrario, Crocevia si farà portavoce di tutti quei cittadini che non intendono soccombere a tale ingiustizia ritirando gli avvisi di pagamento per consegnarli a chi di competenza. Chiediamo a Manna se non sarebbe il caso di mandare a casa qualche dirigente e membro dell’esecutivo…

Questo è quanto chiederemo, insieme ovviamente alla messa in sicurezza immediata del sito della ex Legnochimica, nella manifestazione che si terrà il giorno 29 febbraio 2016, dalle ore 11 in poi, difronte il palazzo comunale di Rende.

Associazione Crocevia